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giovedì 11 aprile 2013

Il Capo dello Stato non ostile!

Cosa significa un Presidente della Repubblica non ostile? Significa un Presidente amico? Amico di chi? Che io sappia il Presidente della Repubblica deve essere amico solo della Costituzione della Repubblica Italiana e i suoi unici nemici sono e devono essere i nemici della Costituzione. Il concetto di Presidente della Repubblica non ostile è un concetto bizzarro che sta circolando in questi giorni nelle solite teste vuote bipartisan che forse sperano in una qualche grazia a orologeria o in una nomina a senatore a vita per qualche impresentabile compagno di venture!
Il PD ha i numeri per eleggere un presidente di cui l'Italia possa essere orgogliosa. Di nomi illustri con un alto senso delle istituzioni ce ne sono: Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Salvatore Settis, tra le donne Barbara Spinelli, la stessa Laura Boldrini, Anna Maria Cancellieri solo per fare alcuni nomi. Il PD faccia uno di questi nomi e anche il M5s avrà difficoltà a tirarsi indietro.
Il PD non faccia la solita messa in scena per tentare di salvare capre, cavoli e compagni di merende consegnando l'Italia per l'ennesima volta agli avvoltoi.

6 commenti:

  1. a realtà è che in questo paese mancano sempre di più figure di spicco

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  2. Un parere mio personale: Laura Boldrini sarebbe l'ideale.

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  3. Non mancano affatto le figure di spicco Ernest, basta saperle riconoscere. Il problema è che siamo pieni di erbe infestanti e solitamente i parassiti occupano i sistemi di comunicazione.

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  4. Oggi ho sentito un 5 stelle a "un giorno da pecora" che faceva il nome di Gustavo Zagrebelsky.

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  5. Toglierei la Cancellieri, per il resto, è una buona rosa di nomi.
    Verso la Cancellieri ho solo una riseva di "pelle", non riuscirei a fidarmi di lei. Speriamo che il PD non faccia errori, questa volta. Coloro che parlano di Capo dello Stato non ostile hanno un'idea bizzarra della legalità. Sono ambigui e pretendono sempre qualche favore, come aprono bocca: miseri!

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  6. E' vero, mai come stavolta il PD può autonomamente determinare l'ingresso al Quirinale di un Presidente. Purtroppo pare che dietro la facciata unitaria sia percorso da divisioni profonde e sostanziali che in questi anni devono essersi approfondite piuttosto che riassorbite: conseguenze di avventate fusioni a freddo di blocchi culturalmente e politicamente diversi, con radici diverse, consuetudini diverse, strutture diverse. Non era questo il sogno del 1996, il sogno dell'Ulivo. E pensando all'Ulivo, mi viene in mente Prodi... Che è stato l'unico presidente del Consiglio decente degli ultimi vent'anni. Non lo vorrei al Quirinale solo perché mi parrebbe di augurargli una cattiveria il dover combattere con quelli, della sua parte e di quell'altra, che lo hanno sabotato due volte di seguito.

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