Tempo fa ho deciso di aprire un circolo. Un circolo virtuale, come è virtuale questo blog. Del circolo avrebbero fatto parte pochi intimi che la mattina avrebbero ricevuto nella posta elettronica una poesia o qualcosa di simile con poche righe di introduzione. Una sorta di buongiorno in versi.
In alcune occasioni al buongiorno sono seguite delle gradite risposte. Ne è nata un'antologia che ho deciso di pubblicare in questo blog e che è disponibile in questo sito.
Il circolo si sarebbe potuto chiamare Poetry in the morning ma non ha avuto un nome fino a quando ho deciso di chiuderlo o almeno di non considerarlo più una mia creatura.
Le cose virtuali sono fatte così, oggi ci sono domani non più, grosso modo come noi.
L'ho scaricato in pdf, per ora ho letto la saggia introduzione di Magris e le prime poesie. Con calma me le gusterò tutte.
RispondiEliminaUn caro saluto e grazie per la possibilità qui offerta di leggere, chiudere gli occhi e sognare, a ogni goccia di poesia.
Sì, in questo le coe virutali sono molto vicine al reale, credo che lo vedremo sempre di più, se restermo vivi ... interessante esperimento, se così posso definirlo.
RispondiEliminaSono andato a vedere il blog e mi è piaciuto ... mi è piaciuta di più l'idea che vi sta alla base, credo che ci sia così poca poesia nella vita che aprire la propria giornata con dei versi possa migliorarla e migliorarci.
RispondiEliminaHo esperienza recente di chiusure e tentativi di chiusura di disincanti e disillusioni, di stanchezza del virtuale che spesso ti pone nella stessa posizione di chi si sazia solo leggendo il menù. Tutto finisce, così come è nell'ordine delle cose e nell'ordine della vita, ma ciò di cui si parla (anche dicendolo finito, pensandolo finito) non è mai completamente finito, chiuso, almeno come possibilità.
Un abbraccio
Bella operazione, proposte varie che movimentano l'interesse della lettura. Perché non un secondo atto più in là?
RispondiEliminaVincenzo Errico
Bellissima antologia!!!....nel tuo caso non è 'la notte che porta consiglio' ma è 'il mattino che ha l'oro in bocca'....o meglio 'la poesia in bocca'! E' un'iniziativa interessante, invitante e stimolante alla riflessione e alle emozioni! :))
RispondiEliminaIo credo al caso inspiegabile ma che per fede penso orchestrato e spesso ne vedo dei segnali come nell'essermi soffermata, fra tante poesie, sulla "preghiera dell'ateo" (Unamuno)la cui contraddizione molto assomiglia al mio sentire e vivere la fede.
RispondiEliminaUn abbraccio
Nou
La apro stasera da casa, qui il pc obsoleto rende ogni collegamento una fatica di Sisifo... Torno a commentare stasera ;)
RispondiEliminabeh però è importante lasciare il segno
RispondiEliminaSono andato a sbirciare nelola tua antologia e fra quelle poesie, non che me ne intenda molto, ne ho scelte tre:
RispondiElimina1) Arrivederci fratello mare di Nazim Hikmet;
2) Lingua e dialettidi Ignazio Buttitta;
3) La solitudine.
I perchè sono: il mio amore per il mare; il dialetto dei miei genitori nati entrambi in Sicilia e la mia situazione attuale di solitario.