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venerdì 24 dicembre 2021

Appunti per un diario odeporico

Sotto Natale è facile trovare i treni colmi, soprattutto se si ha l'imprudenza di non prenotare un posto per tempo. Quest'anno ho avuto quell'imprudenza. Restano posti in prima classe. Costano di più, un bel po' di più ma pazienza. Non rinuncio certo a ritornare al mio paese. Non è la prima volta che capita ma ogni viaggio è unico e merita qualche appunto per aiutare la memoria a venire.

Sedili in pelle, più larghi di quelli in seconda, chi viaggia in prima classe ha il culo ampio, accogliente. Ospiterebbe l'universo intero nel culo se non ci fosse quel fastidioso movimento delle galassie periferiche che si agitano...e poi nello zaino ho trovato un pocket coffee.
Offrono acqua, snack e succo di frutta. Ovvio, con quello che paghi! Non sarebbe meglio offrirli a chi viaggia con i vecchi intercity? Ho preso solo l'acqua perché l'addetto l'ha messa sul tavolino.
Dopo poco meno di due ore di viaggio abbiamo 16 minuti di ritardo, incredibile! Ritardo anche in prima classe😳 
Siamo fermi in aperta campagna, la nebbia copre un paesaggio da brughiera, gli Appennini si intravedono sullo sfondo. Sono fantasmi che si lasciano appena intuire. La voce dell'altoparlante dice che siamo fermi in un punto in cui non si può scendere dal treno. Peccato! Avrei fatto volentieri una passeggiata nella nebbia che comincia a diradare.
Siamo ripartiti, il treno va spedito e il ritardo è sceso di tre minuti. In seconda classe saranno sicuramente fermi a sedici minuti di ritardo. Dagli altoparlanti parte una versione al piano di resta cu me di Modugno, bella interpretazione ma il volume non è per niente gradevole e, diciamolo pure, la qualità del suono non è proprio da Hi-fi. Non lo avrei mai detto. Gli addetti corrono per spegnere la diavoleria elettronica ma per dieci minuti abbondanti il suono gracchiante resiste con l'aggiunta dell'intermittenza di musica e silenzio, segno della strenua resistenza che il guasto oppone ai solerti operatori che lottano al limite delle loro forze per riportare la quiete nel convoglio... 
È tornata la pace, possiamo tornare ad ascoltare le suonerie dei cellulari e le notifiche di messaggi!
Il ritardo è stato completamente recuperato nella mia carrozza.
Sono arrivato a Lecce in orario, le carrozze della seconda classe saranno sicuramente nei paraggi di Monopoli.
Auguri di buone feste. Auguriamoci che un Natale dopo l'altro anche le carrozze della seconda classe arrivino in orario.

2 commenti:

  1. Ecco un qualcosa cui non avevo mai pensato.. la business class è sempre in orario, a volte anche in anticipo sui tempi e in grado di ripartire anche prima, una "coincidenza" che ne fa perdere altre ma, del resto, anche i ricchi piangono. Buon Natale!

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  2. Che storia, la canzone di Modugno poi sembra proprio una beffa.
    Auguroni e un salutone

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