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venerdì 12 ottobre 2018

Oggi è giorno di alta marea


Oggi è giorno di alta marea,
oggi lo sento nella carne lo strazio del mare
quando l'acqua è lacerata
dalle ferite inferte dalla luna.
Che fai tu, luna, in ciel?
Nulla sai tu, luna, del dolore che infliggi,
nulla sai dei flutti che sollevi.
Risalgono parole usate,
riecheggiano voci amate,
dal fondo emergono sorrisi
che coprono conchiglie
e scogli aguzzi di giorni allodinici.
Sulla linea di marea
l'acqua rimescola destini,
corre lungo i solchi brevi delle mani,
disegna eterne attese e disperati voli.
Sulla linea di marea
l'acqua spacca le ore e i minuti,
segna il confine tra i desideri,
soglia amara che toglie il respiro e la vista
dell'orizzonte che sanguina luce.
Sulla linea di marea
l'acqua scombina lacerti di memorie,
rovescia le assenze,
rende incerte le distanze.
Sulla linea di marea
i vivi di oggi e i vivi di ieri si salutano
con una lacrima e un "aspettami".

Una gemma salata nasce dagli occhi
per dissetare tempo e dolore,
mentre la città tumore cresce
e noi corriamo, anime metastatiche
sempre pronte a morire altrove.

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