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venerdì 31 agosto 2012

In morte di Carlo Maria Martini

Ci sono uomini per i quali anche un non credente può desiderare di pregare ed è doloroso non poterlo fare, non saperlo fare. La terra gli sia lieve.


"Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo … Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, sopattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa.Carlo Maria Martini.

18 commenti:

  1. Molto avanti con i tempi. Rimangono le sue parole condivise da tutti.

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  2. I migliori se ne vanno, ipeggiori restano...

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  3. Ma sono l'unico a cui il cardinal Martini non manchera' per nulla?

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  4. No Simone, sono sicuro che non sei l'unico a non sentire la mancanza di Martini. Nei palazzi vaticani ad esempio saranno in tanti a non sentire la mancanza di una mente critica!

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  5. Non mi riferivo certo ai palazzi vaticani....
    ma per esempio vedendo il commento di Rainbow ai gay perche' il cardinale che i giornali hanno riportato essere pure favorevole alle unioni civili (salvo poi non chiarire che cosa volesse dire...e qui mi ricorda tanto i nostri politanti) ha scritto:

    "Personalmente ritengo che Dio ci ha creato uomo e donna e che perciò la dottrina morale tradizionale conserva delle buone ragioni su questo punto. Naturalmente sono pronto ad ammettere che in alcuni casi la buona fede, le esperienze vissute, le abitudini contratte, l’inconscio e probabilmente anche una certa inclinazione nativa possono spingere a scegliere per sé un tipo di vita con un partner dello stesso sesso.
    Nel mondo attuale tale comportamento non può venire perciò né demonizzato né ostracizzato. Sono pronto anche ad ammettere il valore di una amicizia duratura e fedele tra due persone dello stesso sesso. L’amicizia è sempre stata tenuta in grande onore nel mondo antico, forse più di oggi, anche se essa era per lo più intesa nell’ambito di quel superamento della sfera puramente fisica di cui ho parlato sopra, per essere un’unione di menti e di cuori. Se viene intesa anche come donazione sessuale, non può allora, mi sembra, venire eretta a modello di vita come può esserlo una famiglia riuscita. Quest’ultima ha una grande e incontestata utilità sociale. Altri modelli di vita non lo possono essere alla stessa maniera e soprattutto non vanno esibiti in modo da offendere le convinzioni di molti"

    Infine mi permetta di dubitare che in Vaticano siano cosi tristi...Martini era un bellissimo specchietto per le allodole per "addolcire la pillola" e far sperare che la Chiesa possa cambiare (vecchia caratteristica anche di chi cattolico non lo e' piu', vedi cosa scriveva Russell degli "atei cattolici", o non lo e´mai stato ma ha la sfortuna di nascere in paesi come l´Italia in cui anche i dolori gastrici dell´ultimo cardinale finiscono in prima pagina). Del resto se la Chiesa e´riuscita ad assimilare San Francesco figuriamo cosa puo´fare con un cardinaluccio qualsiasi.

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  6. ... "Io sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono convinto che non vada messo in discussione. Se poi alcune persone, di sesso diverso oppure anche dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliamo assolutamente che non sia?" Sia questo frammento sia quello citato da Simone vengono da un estratto di Credere e Conoscere, un dialogo tra Ignazio Marino e Carlo Maria Martini, qui uno stralcio più ampio. Ognuno giudichi secondo la sua formazione e sensibilità. Da parte mia vedo una coscienza critica all'opera e per quanto possa essere lontana dalla mia formazione e sensibilità ritengo sia un privilegio poterlo riconoscere.

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  7. Antonio quando diranno che il suo rapporto con sua moglie e la sua compagna e' solo amicizia e se poi magari pure andate a letto insieme deve evitare di dirlo in giro perche' altrimenti turba la sensibilita' di molti ma che forse poteve firmare un patto (??) per dare stabilita' (le coppie gay non hanno bisogno di patti per essere stabili come non la hanno quelle etero...hanno bisogno di diritti, cosa aliena alla mentalita della chiesa) alla vostra coppia allora ne possiamo riparlare che ne dice??

    Il punto e´che ai gonnelloni lei riconosce la possibilita' di essere omofobi....se le stesse cose le avesse dette un qualsiasi politico ne sarebbe schifato ma basta avere anelli e pastorale e si puo´dire tutto senza incorrere in critiche...Martini era un ottimo gesuita! Veramente uno dei migliori!

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  8. No, Simone lei (mi pare ci dessimo del tu ma va bene lo stesso) è proprio fuori strada, io non ho moglie ho un compagno da più di quindici anni, è la mia famiglia e su questo non discuto con nessuno perché non è oggetto di discussione. Riguardo ai rilievi che lei solleva posso assicurare che non mi sono sfuggiti ma insieme a quei rilievi dico anche che sono abituato a leggere molto molto attentamente nelle pieghe delle parole, senza prescindere dalla storia di chi ascolto e senza rinunciare alla mia storia, esercizio impegnativo ma che farebbe benissimo anche a lei, eviterebbe di fare di tutta l'erba un fascio come sono abituati a fare da millenni soggetti più abituati alle affermazioni apodittiche che alle formule dubitative. Ad ogni modo per me questa discussione è chiusa, in altre occasioni abbiamo avuto qualche scambio al riguardo con identiche posizioni, può bastare.
    Lascio solo, per chi è interessato, questo link di un sito laico come MicroMega.

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  9. Vedo che la discussione non fa per lei (tu) a proposito di posizioni apodittiche. Io cosa veda nelle piega di un discorso in cui si nega la capacita' di mare ai gay non lo so.

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  10. @simone
    "Io cosa veda nelle piega di un discorso in cui si nega la capacita' di mare ai gay non lo so"
    ma perche' negare il diritto del mare dei gay???

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  11. @ marina: per quello che vale risponderle, c'era un evidente errore di battitura mare andava intesocome "amare"

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  12. @simone: per quello che vale risponderle, c'era un evidente intento ironico nel commento.
    ma come diceva Guccini "...è difficile a spiegare,
    è difficile capire se non hai capito già."

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  13. Sono un non credente e devo riconoscere che quando era arcivescovo a Milano ha sempre gettato un ponte di dialogo verso do noi.

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  14. ...sono passati otto giorni dalla sua morte! Mi ha fatto molto piacere da credente leggere le tue parole. Per chi è cresciuto ascoltando, leggendo le sue parole e ha respirato e sentito il clima di quegl'anni lo rimpiange e sente tutti "i limiti della nostra umanità".

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  15. Grazie a te per il commento. Carlo Maria Martini è stato e continuerà ad essere una personalità altissima. A differenza di alcuni miei ospiti del blog io non sono affatto convinto che una Chiesa dialogante non possa esistere, il cardinale ne era un esempio e tanti continuano ad essercene. Indubbiamente aveva posizioni riguardo alcuni temi che non erano simili alle mie ma non ho mai pensato che per dialogare con qualcuno si debba avere le stesse idee, questa è una idea di dialogo alquanto bizzarra. Se il dialogo diventa la sede dello scambio di idee simili allora c'è qualcosa che non va. Dialogo è la sede dello scambio di visioni, storie, sentimenti sicuramente diversi, a volte contrastanti ma se si riconosce ragionevolezza a queste visioni si riconoscerà anche che c'è uno spazio in cui queste visioni possono convivere, insieme, altrimenti se solo una delle due visioni dovesse vincere il dialogo sarebbe una banalissima trasfigurazione della legge del più forte.
    Carlo Maria Martini era un uomo del dialogo a differenza di molti altri nella Chiesa e fuori dalla Chiesa. Aveva la sua storia, la sua visione e questo è ovvio, così come è ovvio che io abbia la mia. La veemenza fondamentalista non riesco a sopportarla, e se non la tollero quando viene da ambienti confessionali non vedo motivo per tollerarla quando viene da ambienti laici. Ho pensato molto a questo scambio di battute nel post e meriterebbe una analisi approfondita, su quali siano le ragioni o le cause di quella veemenza, quali repressioni esprime, quali le legittime richieste di cui si fa portatrice ma non vedo i termini per una discussione serena. Quasi sempre capita così nei blog e aveva ragione Galimberti a dire che la rete è una sorta di monologo collettivo.
    A presto anonimo!

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  16. Carlo Maria Martini piaceva molto anche a me, era persona dal solido spessore umano, che aveva fatto tesoro delle innumerevoli vicende (gioiose e tristi) che la vita ci pone davanti al nostro cammino. Era una persona dotata di un certo equilibrio fra ragione e sentimento (non si può dire la stessa cosa ad esempio di Ratzinger e di Ruini), capace di ascolto e che attingeva la fiamma della sua fede proprio in quel nucleo che fu di Cristo prima e di Francesco d'Assisi poi, che è fondamentalmente quello di accogliere prevalentemente i diseredati, gli "ultimi", coloro che soffrono, i discriminati .... non occorre che io faccia esempi per quanto riguarda Cristo, le persone di cui si circondava, i gesti che fece, il discorso della montagna, e le parabole che narrava parlano in questo senso. Francesco recepì il messaggio e abbracciò il lebbroso come suo primo gesto in direzione della sua fede ritrovata. Per giungere agli ultimi la tua parola, tutto il tuo corpo devono farsi dialogo, devono cercare di comprendere, non di condannare ... non riflettiamo mai abbastanza che Cristo, che era senza peccato, non scagliò la pietra sull'adultera.
    Per il resto, caro Antonio, condivido totalmente non soltanto il tuo post, ma anche e soprattutto questo tuo ultimo commento, che potrebbe essere già di per se stesso un ottimo post.
    Ciao, ben ritrovato

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  17. Ben tornato a te Garbo. Aggiungo solo un appunto a margine a quello che dici. Scrivi che "non riflettiamo mai abbastanza che Cristo, che era senza peccato, non scagliò la pietra sull'adultera", è sicurametne molto importante riflettere su questo ma io, che sono sempre attratto dal gioco del rovescio per le riflessioni che può aprire, ho sempre aggiunto a questa lettura che potrebbe non aver scagliato la pietra perché neanche il figlio di Dio è esente da peccato. Non c'è niente di banalmente provocatorio in questo, ma una concezione tragica dell'esistenza da cui nessuno può sottrarsi, una concezione senza redenzione se vuoi ma terribilmente umana, forse troppo umana! Un saluto.

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