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domenica 2 giugno 2024

Della res publica

Patria, nazione, nazionalismo. Sono concetti diversi, sebbene possano confondersi sui loro confini. La prima evoca una dimensione sentimentale e spirituale (la terra degli avi), laddove la seconda è carica di tensioni storiche e geografiche. La terza è una degenerazione prepolitica e tribale che assurge alla grande dimensione. In questo caso la storia diventa un pretesto in mano a un manipolo di bruti. 

La sinistra ha sempre sofferto la confusione tra questi termini e per rigettare il terzo ha sacrificato il secondo e spesso rinnegato il primo, aiutata in questo anche dalla sua cultura internazionalista, fieramente internazionalista. Questo ha lasciato campo aperto a ciurmatori professionisti che si definiscono patrioti pur discendendo da chi voleva svendere la patria all'invasore nazista con cui quei "patrioti" s'erano alleati. I veri patrioti sono stati i partigiani che quei traditori della patria hanno combattuto e sconfitto. I veri patrioti sono quelli che hanno promosso politiche a tutela della res pubblica, dei diritti di tutti, della sanità pubblica, dell'istruzione per tutti.

La sinistra deve imparare a gridarlo forte, rivendicando i concetti di nazione e patria evitando le degenerazioni degli imbecilli il cui motto è più Italia meno Europa, Salvini o Giorgia che si vogliano fare chiamare. 

Buona festa della Repubblica italiana 🇮🇹

2 commenti:

  1. si continua a dimenticare troppo spesso il ruolo della resistenza per arrivare al 2 giugno

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  2. analisi corretta, sia a destra che a sinistra, complimenti e viva la repubblica, senza cambiamenti
    massimolegnani

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