Costantino è colpito dalla lebbra, i suoi medici gli suggeriscono di fare un bagno nel sangue di fanciulli sacrificati, le madri implorano che il sacrificio non si faccia;
Costantino rinuncia al sacrificio, due personaggi gli appaiono in sogno e lo esortano ad invitare papa Silvestro a rientrare a Roma. Il papa è rifugiato sul monte Soratte per fuggire le persecuzioni dei cristiani;
I messi imperiali vanno al monte Soratte per incontrare Silvestro;
I messi di Costantino salgono sul monte Soratte;
Silvestro rientra a Roma e mostra a Costantino le effigi di Pietro e Paolo, Costantino riconosce i due personaggi che gli sono apparsi in sogno;
Costantino, spogliato delle vesti regali, riceve da Silvestro il battesimo per immersione, i dignitari dell'imperatore reggono l'abito imperiale;
Silvestro siede in trono di fronte a Costantino che indossa l'abito imperiale e piega il ginocchio. L'imperatore offre al papa la tiara, un messo dell'imperatore offre a Silvestro l'umbraculum, un ombrellino a strisce rosse e gialle. Costantino non ha la corona, tenuta dal personaggio sul torrione: il papa avrebbe infatti rifiutato la corone che l'imperatore gli offriva;
Silvestro sul cavallo bianco è in corteo, accompagnato a piedi da Costantino che indossa la corona. Due dignitari portano la croce e la spada, simboli dei due poteri spirituale e temporale. E' ragionevole supporre che il messo con la spada sia di Costantino, mentre quello con la croce sia di papa Silvestro.
Detto questo la mia congettura, come anticipato, è che il pittore fosse a conoscenza del falso storico e che volesse in qualche modo lasciarne traccia. Perché dico questo? Perché il dignitario che porta le insegne dell'imperatore negli ultimi tre riquadri a partire dal battesimo è insolitamente accigliato, direi quasi irato se confrontato con le espressioni degli altri personaggi dello stesso pannello e dei pannelli precedenti. Ho messo in evidenza i volti in questione con un cerchio rosso. Un accenno di quell'espressione è visibile anche nei riquadri dei messi imperiali diretti al monte Soratte. Il terzo messo in entrambi i pannelli appare corrucciato ma direi in maniera non così accentuata come negli ultimi tre riquadri.
Forse in quei volti il pittore ha voluto lasciare un messaggio in attesa di essere decifrato. Non è raro che i pittori si siano presi licenze che esulavano dalla committenza, certamente quei volti non sono passati inosservati in secoli di storia e neanche agli stessi committenti. Probabilmente il volto del dignitario più che disappunto esprime sussiego e prima della guarigione prevaleva una espressione addolorata. Chissà!
Una cosa è certa, quel dignitario sa cose che noi non sappiamo e forse aveva il volto di un pittore che simpatizzava per Federico II.
Interessantissimo post, oltretutto riguardo una delle Basiliche più belle di Roma ma assolutamente fuori circuito e discretamente snobbate dalle mandrie inquadrate e assetate di colossei e altari della patria, pur essendo collocato in pienissimo centro storico. Mi hai fatto venir voglia di andarmi a riguardare queste tavole dal vivo.. grazie!
RispondiEliminaBeautiful blog
RispondiEliminaPlease read my post
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