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giovedì 1 settembre 2022

Io e Vincent


Io e Vincent eravamo stesi su questi prati molti anni fa, un filo di paglia in bocca, braccia dietro la testa, ci scambiavamo suoni di primavera e sorrisi beffardi di folletti tra le nuvole. Io gli facevo vedere l'emorragia di papaveri con gli occhi di mia madre, lui stendeva pasta di colori sulle tele e sulle parole. Gustavamo le immagini con la lingua, ne aspiravamo il profumo. Il mio occhio pigro sussurava al suo orecchio fasciato dei mondi segreti che mi nasconde. Vincent dipingeva vertigini con mano furiosa, io gli confessavo che non ero ancora nato. Lui sorrideva, incredulo.

1 commento:

  1. Io gli confessavo che non ero ancora nato, dall'inizio alla fino di corsa, e poi fermarsi lì, Bello.

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