"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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domenica 24 aprile 2022
Negli occhi
Entrasti in casa mia facendo irruzione. Neanche ti degnasti di bussare, malafimmina. Sei entrata come un fulmine. Un rumore assordante schiantò la porta di casa. Un’anta si fermò sul muro della stalla, l’altra cadde nel pozzo. A me sembravi l’angelo dell’apocalisse e invece eri tu, malafimmina. Io non ti volevo fare entrare in casa mia. Ti facevi chiamare Storia e in paese non ti conosceva nessuno. A casa mia nessuno sapeva niente di te. A me bastavano i fatti di tutti i giorni. Nella mia storia mio figlio sarebbe tornato a casa dopo il lavoro, mi avrebbe chiesto come è andata la giornata e io mi sarei lamentata del maltempo e dei dolori alle ossa. Da quando sei entrata in casa mio figlio non tornerà più. Lo hanno ucciso e insieme a lui hanno ucciso me. Altri leggeranno nel mio nome il mio destino, come se fosse bastato un altro nome per avere un altro destino. Me lo hanno cambiato il nome, per colpa tua me lo hanno cambiato. Me lo hanno cambiato dopo, quando ormai tu mi avevi trovata e un nome valeva l'altro. Ora non so più chi sono. Da questa casa non uscirò più e non uscirai più neanche tu. Dico a te malafimmina, sei voluta entrare in questa casa e allora ti toccherà vivere con me fino alla fine dei miei giorni. Ti toccherà guardarmi negli occhi ogni ora del giorno e della notte. Io non uscirò più da questa casa e tu resterai qui con me. I miei occhi saranno la tua e la mia pena. Ti toccherà guardarmi negli occhi quando dici che per te si muore a vent’anni. Ti toccherà guardarmi negli occhi ogni volta che ricordi i tuoi eroi. Li chiami figli ma tu non li hai partoriti. Tu non hai gridato mentre il ventre si apriva per darli alla luce.Tu non hai sentito sulla tua carne il calore della loro bocca mentre tirava il latte dal tuo seno. Il tuo seno è freddo come le tue lapidi, la tua memoria è fredda, i tuoi discorsi sono freddi, i tuoi libri sono freddi e io non so neanche leggere. Io non li so leggere i tuoi libri e tu non sai leggere i miei occhi. Analfabete tutte e due, resteremo in questa casa fino alla fine dei miei giorni.
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