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martedì 14 settembre 2021

Vento funerale


Carte da gioco,
si reggono a vicenda,
un vento funerale 
fa cadere castelli bambini. 
Qui il mare è azzurro osceno 
increspato di parole salate.
Giano mi guarda con la faccia torva, 
il sole alto illumina l'altro volto. 
Aspetto sul molo di sabbia 
annunci di viaggi senza ritorno, 
eco di domande senza risposta. 
Restano le onde, 
pentagrammi vuoti da colmare di note. 
È tutto qui il senso dei vivi.

domenica 12 settembre 2021

Delle cause

Mio padre ha una gattina bianca che gira per casa. Quando passo l'aspirapolvere raccolgo un mucchio di peli, soprattutto dai tappeti. A guardare i ciuffi di pelo bianco nessuno direbbe che erano sparsi sul tappeto, anzi prima di passare l'aspirapolvere si potrebbe dire che non ci sono peli sui tappeti ma nessuna persona sana di mente direbbe che la presenza di ciuffi di pelo bianco è causata dall'aspirapolvere!

Qualunque studente di biologia del primo anno saprebbe che l'affermazione di Salvini che i vaccini causano le varianti è errata, profondamente errata, altrimenti quello studente non passerebbe al secondo anno, anche se potrebbe ancora fare carriera come leghista! 

Le mutazioni genetiche sono casuali, per definizione. Avvengono con frequenze calcolabili ma nella sostanza sono imprevedibili, per definizione. Quindi le attuali varianti ci sarebbero anche in assenza dei vaccini ma in questo caso con molti più morti. I vaccini non fanno altro che mettere in evidenza le varianti più resistenti perché dominanti sulle altre. Le varianti sono causate dalle mutazioni genetiche compatibili con la replicazione del virus e le mutazioni sono causate dagli errori di copiatura del codice genetico durante la replicazione, quindi più il virus si replica più alta è la probabilità di avere varianti. Le varianti più contagiose si diffondono più di quelle meno contagiose. Se poi le varianti più contagiose siano anche più letali o meno letali dei ceppi originari anche questo sta al caso. Sul lungo termine potrebbero vincere le varianti meno letali ma siccome noi non viviamo sul lungo termine dell'evoluzione prudenza e etica consigliano di non correre il rischio della roulette delle mutazioni genetiche. Quindi i vaccini non sono la causa delle varianti virali, come gli antibiotici non sono la causa dei ceppi di batteri resistenti. La causa, in questo caso, è semmai il cattivo uso degli antibiotici, quando non si prendono fino a eradicare completamente l'infezione. Esattamente quello che sta succedendo con il covid per i tanti che potendo vaccinarsi rifiutano di farlo perché vanno dietro alle parole di uno che non avrebbe superato un pre esame di biologia ma ha fatto carriera nella Lega!

sabato 11 settembre 2021

Del ricordo e delle rimozioni


Da anni gira questa foto intorno al ricordo delle foibe e poco si è ragionato perché sia proprio questa foto ad essere fino ad oggi la più usata, anche da parte di importanti esponenti nazionali della destra. La foto, usata per dire dei crimini dei partigiani di Tito, è di un plotone di soldati italiani, di fascisti per essere chiari, che fucilano cinque abitanti del villaggio di Dane presi in ostaggio qualche giorno prima. Il fatto avviene a Loska Dolina, Slovenia meridionale, il 31 luglio 1942 ed è stato ampiamente documentato da Nicoletta Bourbaki, gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico.

C'è qualcosa di drammaticamente simbolico in questa scelta iconografica, chiamiamola scelta, che non può essere solo frutto di ignoranza, in questo caso la destra potrebbe appellarsi a una qualche sgangherata attenuante. No, nessuna attenuante. 
La scelta di questa foto è la storia che si fa viva proprio là dove se ne invoca il tradimento. Si trattasse di buona fede si potrebbe dire di essere di fronte a una plateale ammissione di colpa, quasi una rimozione che volente o nolente riaffiora.

Partenze

Quando ancora si poteva entrare nelle stazioni ferroviarie delle grandi città senza avere un biglietto, l'uomo andava ogni giorno in stazione per prendere il treno. Si svegliava presto, metteva l'abito buono e faceva la poca strada che separava la sua piccola casa da quello che certamente sarebbe stato il suo treno. In stazione tutti conoscevano quell'uomo strano che ogni mattina cercava il binario da cui sarebbe partito il treno che lo avrebbe portato chissà dove. Nessuno lo sapeva, forse neanche lui.

L'uomo esaminava i binari con meticolosità pignola. Faceva correre lo sguardo sulla superficie di ferro per capire dalla lucentezza se si trattasse di binari utilizzati frequentemente o arrugginiti e ormai in disuso. Dopo averli passati tutti in rassegna andava via. Ogni giorno la stessa scena. Tornava a casa senza avere trovato il suo treno e nessuno sapeva dire se questo lo rendesse più afflitto o sollevato. Nessuno riusciva a leggere l'espressione del suo volto quando lasciava la stazione ma sapevano che avrebbero rivisto quell'uomo il mattino dopo.

Passarono molti giorni prima che gli inservienti della stazione di accorgessero che l'uomo che ogni giorno cercava il suo treno non si faceva più vedere. In stazione si accedeva ormai con il biglietto e quell'uomo non ne aveva. Forse era stato fermato dalla vigilanza all'ingresso, forse aveva cercato un'altra stazione da cui sarebbe partito il suo treno.

martedì 7 settembre 2021

Salentiade d'agosto et al

Linee. Ignoto. Tate Gallery di Melissano, 2021.



Un giorno non avremo altro da bruciare e non avremo nessuno a cui dirlo. Saremo cenere e fumo e nessun vento ci passerà vicino.