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Giovanni Segantini - Le due madri, 1889. |
Quando il tempo era ancora giovane ogni giorno d'inverno era Natale. Quando il gelo mordeva le carni per rifarsi del sole che d'estate le aveva bruciate la stanza più calda della casa era la stalla. Gli animali avevano un nome, come i figli, e sacre famiglie si radunavano insieme a buoi e asini da tiro, capre e pecore, mucche da latte e galline ovaiole a discorrere di passate stagioni e di future semine, raccontavano storie mentre ciurme di santi bambini si rincorrevano per raccogliersi stanchi intorno a austeri contadini e anziani pastori, pronipoti di Caino e Abele. Dormivano gli ultimi nati sotto gli occhi attenti di Marie che si scambiavano consigli e memorie a loro giunte da antiche madri sempre presenti che a quei tempi i morti dividevano il pane con i vivi e le famiglie erano numerose di generazioni e andando indietro di anziano in anziano presto si sarebbe arrivati al tempo che Cristo non era nato.
Quando il tempo era giovane ogni notte fredda era Natale, oggi è solo una volta l'anno. Viviamo davvero miseri tempi.
Miseri tempi, con un presepe sempre più ristretto e un Natale di regali e abbuffate. Il dono è ancora la famiglia, là dove persiste.
RispondiEliminaBuon Natale Antonio, un abbraccio
Nou
... meno male che c'è almeno una volta all'anno...
RispondiEliminaBuon Natale, Antonio.
Ti abbraccio.
era il tempo in cui si raccontava e si ascoltava. Mi è rimasto un brandello di quel tempo che conservo nella memoria. Ciao e buon futuro anno.
RispondiEliminaBuon anno!!!
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