Quando il saggio indica la merendina l'idiota guarda l'asteroide!
Lasciate che i pargoli si imbottiscano di grassi idrogenati e zuccheri, non allarmatevi per
un asteroide ché la probabilità di essere colpiti è milioni di volte
inferiore a quella di beccarsi il diabete alimentare. Mangiate pure frugoletti cresciuti a merendine e tablet. Date retta a mamma e papà che queste cose non le avevano e per merenda si arrangiavano con pane e pomodoro o addirittura una mela. Preparatevi fanciulli al concorso di consumo di farmaci per diabete e colesterolemia per il piacere del medico di famiglia che è un medico vero e segna vagonate di medicinali e integratori, non come quelli che consigliano alimentazione sana e una passeggiata all'aria aperta tutti i giorni. Ciarlatani! Più pillole prendi più ti senti forte, mi colpisse un asteroide se non è vero! E poi consumando pillole cresce il Pil che alla nazione serve tanto. Lo sapevi che mangiando pillole e merendine fai girare l'economia? Tu mangi pillole e merendine, la fabbrica produce pillole e merendine e tanta gente lavora per produrre pillole e merendine, poi ci sono quelli che portano le pillole in farmacia e le merendine al supermercato... o è il rovescio? Non ricordo bene! Alla fine arrivano quelli che lavorano dietro al bancone per vendere pillole e merendine e quelli che aprono palestre per farti dimagrire dalle merendine e quelli che ti vendono altre pillole per disintossicarti dalle pillole di prima. Dì la verità, non sapevi che mangiando pillole e merendine davi lavoro a tanta gente, vero? Quindi non smettere di mangiare merendine figliolo, solo così tu potrai essere l'innesco di un processo virtuoso. La rivoluzione comincia mangiando una merendina. Non passare a quelle stupide merende di una volta, tipo pane e pomodoro o un frutto, quella è roba a bassa intensità di capitale... è un concetto difficile? Fa niente, fidati. Se mangi una merendina l'economia gira di più che se mangi una mela.
Basta con questa pubblicità "diseducativa". E' noto che dell'educazione dei figli se ne occupa la pubblicità che viene continuamente interrotta da quei fastidiosi cartoni animati che piacciono tanto ai bambini. Meno male che adesso ci sono i cellulari per distrarli un po’ da quel maledetto televisore. Prima i bambini stavano tutto il tempo davanti al televisore, adesso invece passano qualche ora anche con i videogiochi on line del cellulare, che sollievo! E' davvero un piacere sapere che mentre loro giocano si contribuisce alla crescita economica del paese con gli smartphone e le fantastiche offerte mensili per gigabyte a non finire da pagare in comode rate con un lavoro precario a tempo indeterminato appena avuto con il giobbact di Renzi. Che meraviglia, prima i bambini giocavano senza produrre reddito, adesso anche loro contribuiscono a far girare l'economia mentre giocano. E mentre loro si divertono i genitori possono lavorare tranquillamente per portare a casa il pane e la connessione
WIFI.
Uniamoci a corte, siam pronti alla morte. Consumatori di tutto il mondo unitevi! Vigiliamo sui nostri pargoli, proteggiamoli dai traumi della pubblicità e dagli uomini neri che attraversano il mare per rubare le nostre merendine e il nostro stile di vita. Costruiamo un mulino bianco per i nostri fanciulli dove Cappuccetto Rosso viene salvata dal tagliaboschi, mica come nella fiaba originale di Perrault dove quella scema viene mangiata dal lupo e la storia finisce lì, con tanto di morale che con i lupi non ci devi parlare altrimenti fai una brutta fine e non c'è nessun tagliaboschi che abbia tempo da perdere per venirti a salvare, sforzo peraltro inutile da parte dell'eventuale tagliaboschi volenteroso perché una volta che il lupo ti divora mica resti lì nella sua pancia tutto intero. Il lupo ti digerisce e in breve tempo ti restituisce alla terra nella sola forma in cui la terra ti apprezza.
Salvatevi dai lupi cattivi bambini, rimanete chiusi in casa che in giro ci sono gli asteroidi che cadono, Corto Maltese che fuma, spacciatori rigorosamente stranieri e corruttori siberiani che hanno traviato persino noi italiani, geneticamente votati al sacrificio, alla poesia e all'arte. Non abbiate paura bambini che sulla vostra buona stella vigiliamo noi adulti che in un mondo al collasso non ci facciamo sfuggire spot pubblicitari che non infondano buoni sentimenti e imperituri valori di amore e solidarietà verso l'universo mondo.
Perfetto ritratto di quella che io definisco " la società del malessere" o dell'imbecillità collettiva. Il tuo post mette a nudo tutti gli aspetti più deleteri della stessa senza pietà (giustamente) e con quella punta di sarcasmo che rende il tuo post molto godibile. Queste caratteristiche che tu riporti a proposito dello spot sulla merendina si ritrovano anche nelle corse sfrenate all'ultimo I Phone o ancora sul desiderio sfrenato di necessità di apparire e possibilmente di ostentare se si è anche solo un filo benestanti. Che tristezza.
RispondiEliminaIl comportamento collettivo che osservo è sempre più vicino a quello del cane di Pavlov. Non ci sono più registri della parodia, dell'allegoria... Aristofane sarebbe stato messo al bando in quest'epoca del politically correct per imbianchini del linguaggio e della comunicazione. Ci sta crollando casa addosso e noi rifacciamo l'intonaco! Non ho sentito nessuna associazione di mentecatti consumatori mediali e non che si lamenti del linguaggio razzista che sta dilagando, dell'incitazione all'odio e alla violenza quotidianamente perseguita da chi siede in parlamento e dai giornali a tiratura nazionale, no, questo va bene, perché mentre salvini defeca le sue parole i bambini stanno a nanna e poi i bambini non leggono il gionale di sallusti e feltri! Al diavolo tutti quanti, che si abbuffino di merendine con i loro figli.
RispondiEliminaHo letto con molto piacere questo post, con la tua consueta intelligenza e con la tua ironia alleggerisci parecchio il confronto con argomenti piuttosto pesanti, alla fine però ti rimane l’amaro in bocca, ti senti come oppresso da qualcosa che non ti piace, di cui anzi hai ribrezzo, ma che ritieni ormai inevitabile.
RispondiEliminaDescrivi molto bene il circolo vizioso dell’economia che ci impone delle cose di cui non avremmo alcun bisogno, che diventano ben presto degli strumenti di tortura (pensa al cellulare) o addirittura sono nocivi, e più sono dannosi più li fanno passare per salutari, più sono prodotti industriali e più li fanno passare per genuini.
La pubblicità è spesso stupida perché si rivolge allo stupido che c’è in noi, se stimolasse la nostra intelligenza, non venderebbe alcun prodotto: ecco perché non si può fare pubblicità intelligente, se non in casi del tutto eccezionali.
Il vero Moloch dei nostri tempi è l’economia, che macina le nostre vite con un’intensità mai raggiunta prima; una volta c’erano gli schiavi da una parte e gli uomini liberi dall’altra: i primi facevano in modo col loro lavoro che i secondi potessero godersi i piaceri della vita e potessero formulare ogni giorno il carpe diem, ma anche ai secondi rimaneva il tempo per godersi qualche piacere quando il padrone non aveva ordini o quando non controllava.
Oggi, ne parlavamo proprio ieri sera a cena con degli amici, non ci sono più schiavi né padroni, perché siamo tutti schiavi anzi, chi più possiede, chi più si sente padrone è tanto più schiavo, perché siamo schiavi delle nostre ambizioni, del nostro benessere, dei rapporti affettivi e di potere che abbiamo creato, della voglia di acquisire sempre senza limiti, in una vera e propria bulimia in cui ingeriamo voracemente cose e persone, le consumiamo, le digeriamo, senza aver mai imparato a perderli … è intollerabile se un ladro viene a rubare in casa mia, se qualcuno osa farlo gli sparo e lo ammazzo, è intollerabile che mia moglie mi lasci, piuttosto la uccido.
(segue)
Un tempo si lavorava per vivere, ora si vive per lavorare; se vuoi vederti con qualcuno è un’impresa, bisogna consultare la sua agenda, la tua agenda, l’agenda della moglie di lui, l’agenda di tua moglie, l’agenda della baby-sitter che ti tenga i bambini e l’agenda di ciascuno dei tuoi figli o dei figli del tuo amico, per escludere che anche loro abbiano degli impegni scolastici, sportivi o devono incontrarsi con qualcuno dei loro amici o abbiano la partita, la gara, la gita, il saggio, la recita o hai promesso loro che li portavi al centro commerciale e mangiavate un kebab insieme.
RispondiEliminaIl tempo per noi è diventato il bene più prezioso; la prossima guerra non sarà causata dal petrolio, dall’energia nucleare o dal possesso dell’acqua (come ipotizza qualcuno), sarà per guadagnare tempo … tempo di vita (superare la soglia dei 120 anni e magari raggiungere l’eternità o la matusalemmità almeno) … o tempo intimo, privato, in una parola tempo vissuto, perché adesso possiamo dire di agire, di vegetare, non certo di vivere. Ciò che vivi lascia memoria di emozioni, ciò che agisci lascia solo sequenze cronologiche di episodi, di fatti puri e semplici o non lascia traccia alcuna.
Ciao
P.S. Ti lascio questo brano, sperando che tu lo gradisca: https://www.youtube.com/watch?v=EkszSjs1gu8
Carissimo, a volte ho il desiderio di lasciare a te l'ultima parola perché aggiungendo altro mi sembra di rovinare l'equilibrio tra il post che ha stimolato il commento e il commento che lo compendia come meglio non si potrebbe, poi però mi sembra maleducato non intervenire, se non altro per dare un segno di apprezzamento. Come potrei non gradire il raffinatissmo Branduardi? Con la sua magistrale leggerezza parla proprio di quel tempo che da sempre è il mio assillo, il tempo che non si misura con gli orologi ma con le rughe, i solchi delle cortecce, le tele dei ragni, i tumulti di emozioni, in poche parole il tempo vissuto. Oggi l'unico comandamento è "il tempo è denaro"! Ti rendi conto? Riesci a immaginare bestemmia più blasfema? Il tempo è Dio ma cos'è diventato questo tempo? un parametro, un contenitore per produrre e consumare... un intervallo per mangiare una merendina e tornare al lavoro! Mi sembra persino assurdo che non ci si renda conto di quanta vita buttiamo via per produrre e consumare. Poi mi vengono a fare i puristi sull'asteroide che turba i bambini! Sfido io che li turba, se hanno un coglione come genitore incapace di ccogliere e spiegare l'aspetto giocoso dell'episodio è chiaro che si turbano. I bambini non fanno altro che riflettere il turbamento dell'adulto (mancato), lo stesso adulto che poi dirà di non poter passare il suo tempo con i figli perché ha una carriera cui pensare...
RispondiEliminaNon vedo vie d'uscita purtroppo, non a livello sociale, ormai è un circolo vizioso che si autoalimenta.
Ti saluto Garbo, a presto.
La nascita di una merendina (https://www.youtube.com/watch?v=SAcEzTfyZNc) credo stia molto bene in un post come questo ;-)
RispondiEliminaCiao
Direi che è perfetto. ;-)
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