"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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martedì 15 dicembre 2015
Negli occhi
i miei genitori, gli ulivi miei fratelli, i muri a secco, un pozzo, un bambino che gioca e io che mi vedo giocare con gli occhi dei miei genitori...
Leggo nel post precedente che è appena stato il tuo compleanno, spero che i miei auguri siano graditi anche se in ritardo. Guardo quella terra, gli ulivi, il muro a secco, il pozzo, sono in Puglia, ma potrebbero anche essere in Sicilia; e quei due simpatici vecchietti di spalle, sono i tuoi genitori, ma potrebbero essere i miei … sento una certa affinità e una certa familiarità attraverso questa semplice foto. Ci vediamo sempre attraverso gli occhi degli altri, diventiamo esseri umani attraverso lo sguardo amorevole di una mamma e adulti attraverso lo sguardo del padre, del partner, degli amici dei colleghi di lavoro, di tutte le persone che incontriamo e il cui incontro facciamo diventare qualcosa di significativo. Noi non siamo altro che questo sguardo altrui fatto nostro, quando riusciamo ad evitare che esso diventi pietrificante e di pietrificare gli altri in puri specchi che riflettano l’immagine di cui chiediamo conferma al mondo. Ciao P.S. Ho apprezzato molto anche il post precedente.
Graditissimi caro Garbo, i tuoi auguri e il tuo commento. Il mio compleanno è nel giorno in cui mi sono regalato questo post e questa foto fatta pochi giorni fa durante una passeggiata in campagna a trovare undici ulivi che i miei piantarono quando avevo dieci anni. Papà stava dicendo "anche quel fico l'ho piantato io", nella foto non si sente. Un saluto e a presto.
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Leggo nel post precedente che è appena stato il tuo compleanno, spero che i miei auguri siano graditi anche se in ritardo. Guardo quella terra, gli ulivi, il muro a secco, il pozzo, sono in Puglia, ma potrebbero anche essere in Sicilia; e quei due simpatici vecchietti di spalle, sono i tuoi genitori, ma potrebbero essere i miei … sento una certa affinità e una certa familiarità attraverso questa semplice foto.
RispondiEliminaCi vediamo sempre attraverso gli occhi degli altri, diventiamo esseri umani attraverso lo sguardo amorevole di una mamma e adulti attraverso lo sguardo del padre, del partner, degli amici dei colleghi di lavoro, di tutte le persone che incontriamo e il cui incontro facciamo diventare qualcosa di significativo.
Noi non siamo altro che questo sguardo altrui fatto nostro, quando riusciamo ad evitare che esso diventi pietrificante e di pietrificare gli altri in puri specchi che riflettano l’immagine di cui chiediamo conferma al mondo.
Ciao
P.S. Ho apprezzato molto anche il post precedente.
Graditissimi caro Garbo, i tuoi auguri e il tuo commento. Il mio compleanno è nel giorno in cui mi sono regalato questo post e questa foto fatta pochi giorni fa durante una passeggiata in campagna a trovare undici ulivi che i miei piantarono quando avevo dieci anni. Papà stava dicendo "anche quel fico l'ho piantato io", nella foto non si sente. Un saluto e a presto.
RispondiEliminaNon puoi immaginare quanta emozione mi trasmette la tenerezza di questo post.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Cri
Cara Nair/Cri, ne sono felice, è un po' della mia emozione che traspare. Un abbraccio a te.
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