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Braccio di Michele Emiliano. Questa è l'interessante fonte. |
Come è noto alle recenti elezioni regionali in Puglia ha vinto il PD con Michele Emiliano candidato alla presidenza della regione. In quelle elezioni
Sergio Blasi, candidato nella circoscrizione di Lecce, è stato votato da oltre 16.000 elettori risultando il candidato più votato in Puglia. Sergio Blasi, già
consigliere regionale, è stato il primo segretario regionale dell’allora neonato Partito democratico ma soprattutto è stato il sindaco di Melpignano che molti ricordano per aver ideato e creato nel 1998 quello che attualmente è un evento internazionale come «La notte della Taranta». Il risultato elettorale di Sergio Blasi è stato l'esito di una attività politica intesa nel senso più alto, come servizio alla comunità, attività per costruire cultura e bellezza. Grazie a questi presupposti Sergio Blasi ha potuto contare su molte persone che si sono impegnate in prima linea per fare campagna elettorale perché lui fosse votato, una campagna elettorale porta a porta fatta di passione e con passione, una passione che oggi sembra quasi incredibile e che ancora mi commuove indipendentemente dal mio orientamento politico, che essendo di sinistra non può trovare accoglienza nel PD, soprattutto dopo l'avvento dell'era renziana.
Ho avuto modo di vederla quella campagna elettorale. L'ho vista da vicino, in famiglia. Giovani che non sarebbero andati a votare o che non avrebbero votato per il PD sono stati persuasi a votare Sergio Blasi, vecchi compagni (sì, ancora ce ne sono per fortuna) che non votavano più da tempo hanno accettato di votare e lo hanno fatto "pe Santu Sergiu", perché l'onorabilità di Blasi è nota dalle mie parti.
Ebbene, dopo le elezioni ci si aspettava che Sergio Blasi facesse parte della giunta regionale di Emiliano ma le cose non sono andate così. Emiliano ha deciso di "dare la parola agli elettori" secondo i più moderni dettami della telecomunicazione digitale e della democrazia virtuale e lo ha fatto con l'iniziativa "
la giunta che vorrei". Chi ha contribuito a redigere il programma di Emiliano durante le cosiddette Sagre del programma contribuisce anche alla formazione della giunta regionale. La mattina di lunedì 6 luglio scorso i tremila iscritti delle Sagre hanno ricevuto una comunicazione via mail con cui poter accedere ad un link, registrarsi ed esprimere on-line il loro voto. In alternativa potevano votare di persona all’hotel Parco dei Principi a Bari. I votanti, in base al curriculum dei candidati, hanno potuto esprimere fino a 5 preferenze, abbinando le deleghe assessorili ai profili prescelti. Iniziativa lodevole e democratica direte voi. Certo, se non fosse che l’elenco dei nominativi e delle deleghe sul quale i partecipanti hanno potuto pronunciarsi è stato stilato da Emiliano stesso senza considerare l'esito delle elezioni, ovvero ignorando le consultazioni democratiche, quelle vere!
Nell'elenco dei candidati alla giunta stilato da Emiliano non c'era Sergio Blasi. A questo punto molti elettori salentini tra quelli chiamati a questa "consultazione" hanno rifiutato di esprimere la loro preferenza per la giunta di Emiliano.
A livello locale gli elettori hanno fatto sentire il
proprio disappunto, Sergio Blasi ha affidato ad un
comunicato stampa le sue considerazioni sulle modalità di formazione della giunta regionale ma il messaggio arrivato a livello nazionale è che Emiliano ha fatto le "consultazioni popolari", che in giunta ha tante donne, che ha nominato tre esponenti del movimento 5 stelle, a loro insaputa!
Questa è la democrazia di Emiliano. Questa è la democrazia del PD.
Delle oltre 16.000 persone che sono state convinte a tornare in cabina elettorale dopo anni di astensionismo quanti torneranno a votare? Che ne sarà della passione politica che ho avuto modo di vedere e che non vedevo da quando ero bambino?
PS del 10 luglio - Fatevi un'idea sul tempismo dei tweet di Emiliano! Leggi
questo articolo.