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giovedì 26 settembre 2013

Una famiglia sacrale!

In un vecchio post scrivevo:
Tempo fa c’era una pubblicità del mulino bianco dove una serena famiglia si svegliava in un casolare di campagna. La famigliola, mamma, papà e canonici fratello e sorella, camminavano tra sacchi di cereali e legumi. La luce del sole filtrava calda dall’ampio portone del capannone. Ad un certo punto l’adorabile bimbo chiede visibilmente agitato, “Mamma, cosa mangeremo oggi? Semini? Granaglie?” e la mamma premurosa risponde rassicurante “No tesoro, ho portato le merendine”. Ecco, io a questo punto ho sempre desiderato vedere irrompere sulla scena la banda dell’Arancia Meccanica e fare scempio di quelle orribili creature!


Poi però bisogna ammettere che sono passati alle coppie eterologhe, tipo un uomo e una gallina. Difficile immaginare maggiore apertura sul concetto di famiglia!


PS - Voglio segnalare questo post di Garbo che ringrazio. Il post, sebbene sia nato come replica al mio post, è molto più di una replica e offre spunti di riflessione che vanno ben oltre questa infelice vicenda di Barilla.

19 commenti:

  1. Arancia meccanica vera, senza la finzione dei sughi di pomodoro.

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  2. La stucchevole, oscena e fin inquietante pubblicità del Mulino Bianco ha imperversato non poco nel nostro immaginario, tanto che ormai è d'uso comune l'espressione "famiglia Mulino Bianco" per significare un'illusione di serenità e armonia finta ed edulcorata. Anche quella di plastica, come le merendine, e la pasta Barilla ;)
    Come ho già scritto su un altro blog, le affermazioni di Guido Barilla sulla famiglia tradizionale propugnata dalla loro pubblicità, col papà che lavora e la mamma che serve a tavola giuliva e amorevole lui e i figli, sono irritanti ed indigeste come la sua pasta finta che fa schifo da decenni. Dire, in soldoni: è questo il nostro brand, la nostra etichetta, questi sono i nostri riferimenti culturali, ostenta la pervicace ostinazione nell'avallare costumi retrivi, anzi, nell'appoggiarcisi per fare i soldi che tradisce un lassismo mentale che sconfina in un lassismo morale. Non si chiede ad un industriale di essere il paladino dei diritti civili, per carità - è giusta la battuta che oggi ho letto su FaceBook: "Vivo in un paese in cui dichiarazioni omofobe e razziste destano scalpore quando escono dalla bocca di un fabbricante di pastasciutta, non da quella di un rappresentante delle istituzioni regolarmente eletto" -, ma le affermazioni sfrontate di Barilla denunciano proprio la miopia, l'inerzia, la pesantezza e il parassitismo dei meschini quaquaraqua' detentori del potere economico in Italia.
    (E difatti, come volevasi dimostrare, il cazzutissimo Barilla ha provveduto poco fa a chiedere scusa :D )

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    1. Cri, questa gente va avanti a monetine, come le slot machine. Se ha chiesto scusa è perché i suoi consulenti gli hanno detto che potrebbe perdere una fetta di mercato!

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  3. C'è da dire che per me la pubblicità televisiva in generale è qualcosa di così inferiorizzante, rimbambente, insulso, irrispettoso e cretino che qualunque categoria ne venga "esclusa" (anche se per motivi di imbarazzante e troglodita ignoranza) dovrebbe ritenerlo un favore e un privilegio... :)

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    1. sono convinto che nessun gay abbia chiesto al signor Barilla di partecipare a quelle macchiette, del resto se la "famiglia tradizionale" è quella che descrive nei suoi spot si dovrà prendere esempio per evitare errori e orrori simili ;-) Io penso che la famiglia sia qualcosa di molto più complesso e importante della caricatura che ha in mente questo tipo.

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    2. Hai perfettamente ragione: di fronte all'idea di "famiglia" (sacrale?!?!) propagandata da certa gente in italia, si rischia di diventare... famigliofobi! :)

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    3. sacrale, ovvero connesso al culto religioso o all'osso sacro :)

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  4. Comprensibilmente queste reazioni hanno suscitato tutto lo sdegno che meritavano, però l'aspetto più inquietante di ciò che ha detto è quando gli hanno chiesto chi potrebbe, invece, essere un buon testimonial della sua pasta e ha risposto Silvio Berlusconi ... le due cose sono interconnesse e potenziano reciprocamente i loro effetti nefasti :-)
    Ciao

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    1. In questa vicenda non avevo voglia di entrare nel merito delle tante castronerie che il tipo ha detto, ironia della sorte prende a modello B. perché lo ritiene un genio della comunicazione! Lui indubbiamente non può dirsi un genio del marketing ma se continua a studiare...
      L'affermazione che a me ha infastidito di più è "ognuno ha il diritto a casa sua di fare quello che vuole senza disturbare le persone che sono attorno richiedendo più o meno diritti che sono più o meno leciti..." (intorno al 3° minuto). Il tipo sussume tutto il diritto nel diritto privato ma queste sono cose difficili da far capire a chi ha come modello Berlusconi. Ad ogni modo la cosa ancora più inquietante è che per molti quello che ha detto Barilla si legittima nella libertà di espressione, libertà che resta sacrosanta ma solo se si inserisce nel rispetto delle libertà altrui e nel rispetto delle stesse parole. Socrate dice nel Fedone "Devi, infatti, sapere, mio caro Critone, che parlare in modo scorretto, non solo è brutto di per sé ma danneggia anche le anime", ma come fare a spiegarlo in questo nostro disastrato paese?
      Ciao

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  5. Questo barillino ha ancora molto da imparare dello stare al mondo. Ma che mondo è questo che dà spazio a questo tipo di persone di arricchire e comandare, dicendo questo penso a persone che hanno in disprezzo l'umanità e in alto valore il profitto, il denaro. Se avessero il buon senso di fare i moralisti in casa propria, dimostrerebbero buon gusto, non intelligenza, ma buon gusto.
    Ho già firmato la petizione. Sicuramente mi garderò bene dal preferire i prodotti della sacra famiglia barilla.

    Un abbraccio Antonio

    Ciao Nou

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    1. Sicuramente ha molto da imparare, soprattutto su certi concetti come quello che dicevo a Garbo. E' evidente che il tipo ha le idee confuse e la confusione diventa ancora più evidente quando pochi secondi dopo si dice favorevole al matrimonio omosessuale, insomma tutto si risolva in privato senza richiedere diritti "più o meno leciti" però sei favorevole al matrimonio omosessuale. Diciamo, per beneficio di carità, che si sta formando un'idea e che ancora regna il disordine! ;-) Sul boicottaggio la faccenda è piuttosto delicata, resta indubbiamente una forma legittima di protesta, peraltro l'unica possibile per fare pressioni, ma si dovrebbe cominciare a pensare a meccanismi per cui la protesta nei confronti di un marchio per ragioni eticamente irrinunciabili non venga fatta ricadere sui lavoratori, ma forse è ancora presto per pensare a queste utopie o forse è già irrimediabilmente tardi. Un abbraccio a te cara Nou.

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  6. “Libertà di espressione”? Ma che vuol dire? Anche un serial killer sta esprimendo se stesso nel momento in cui uccide la sua vittima! Altri dicono “libertà di opinione”, concordo, magari non darei la vita (come Voltaire) perché un altro possa esprimere la sua opinione o al massimo darei la sua di vita, però mi pare un’ottima cosa che chiunque possa esprimere la sua opinione. Ma credo ci sia differenza fra opinione e insulto, quando l’opinione diventa un giudizio di merito o di valore su persone o cose muta in insulto. Allora è più importante salvaguardare il rispetto dell’altro piuttosto che la libertà di opinione.
    Delle dichiarazioni di Guido Barilla a me colpisce invece l’affermazione “… purché non infastidiscano gli altri”, subito riaffermata più avanti con “ … senza disturbare gli altri”; mi domando: “Ma quanto cavolo infastidiscono o disturbano ‘sti gay?”, considerato che Guido Barilla lo ribadisce due volte e non è l’unico a sentirsi infastidito o disturbato da loro? In che cosa danno fastidio? Tengono la radio a volume elevato? Fanno casino? Sono maleducati? Io credo che a questi signori infastidisca e disturbi semplicemente il fatto che altre persone abbiano fatto una scelta sessuale diversa dalla loro. Perché a me che piacciono le donne dovrebbe infastidirmi il fatto che ad un mio simile invece piacciano gli uomini? Perché se sono sposato dovrebbe infastidirmi o disturbarmi chi non si sposa? Perché devo dar giudizi moralistici o valoriali o addirittura criminalizzare chi segue strade diverse dalla mia? Perché devo arroccarmi sulla presunta naturalità, assolutezza, giustezza della mia scelta e squalificare invece la scelta altrui come immatura, poco responsabile, invertita o contro natura? Certo che se fosse davvero così, quando guardo Giovanardi che è cattolico e lega un concetto pseudo-scientifico di natura con una concezione pseudo-religiosa del cristianesimo, mi viene da pensare che se lui è quanto di più corrisponde al concetto naturale di Dio e al suo fare l’uomo a sua immagine e somiglianza, questo Dio abbia voluto davvero scherzare e chissà quanto si sta divertendo.
    Penso che le scelte di queste persone in fatto di famiglia e sessuale siano talmente fragili che basti semplicemente la presenza o la notizia di qualcuno che abbia fatto scelte diverse per metterle in crisi; e più sono fragili e più pesante e aggressiva diventa la reazione e, se possono, la repressione.
    In molti casi non esiste nessuna o pochissima consapevolezza riguardo ad una scelta importante come quella dell’identità di genere e la conseguente formazione di una coppia e di una famiglia, spesso si tratta semplicemente di automatismi dettati dalle aspettative sociali e familiari, in cui spesso non si incanalano tutte le inclinazioni di una persona, alcune delle quali vengono brutalmente soffocate e combattute su un terreno esterno invece che interno: magari stigmatizzando altre persone che hanno il “torto” di viverle liberamente.
    Non esiste né l’eterosessualità né l’omosessualità pura, esiste invece in ciascuna persona un groviglio di inclinazioni polimorfe che vanno in molte direzioni; noi possiamo anche fare una scelta esclusiva del partner, purché tutte le altre inclinazioni siano perfettamente consapevoli e non proiettate e combattute all’esterno come se non ci appartenessero. Nei casi più felici tutto l’insieme di ciò che siamo e di ciò che proviamo viene vissuto e realizzato all’interno del rapporto esclusivo che stiamo vivendo … con pochi resti.
    Sarebbe un progresso enorme se gli omofobi di tutto il mondo, gli intolleranti, i paladini della famiglia naturale, …, potessero dirsi che il loro fastidio è un problema loro e non di chi sceglie differentemente da loro.
    Buona domenica

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    1. Caro Garbo, quando nel tuo articolo rinviavo alla lettura di questo post intendevo esattamente quanto hai detto a proposito della mancanza di consapevolezza e di riflessione sull'identità di genere e ancor meno sulla formazione della coppia e della famiglia. Troppo spesso l'uno e l'altro sono il risultato di un processo automatico e da questo punto di vista potrebbe sì dirsi naturale ma nel senso che è il prodotto di un istinto collettivo sul quale non ci si interroga, lo si da per scontato. Sì, sicuramente stiamo parlando di persone fragili, nel senso che basta poco a turbare le loro "granitiche" certezze ma in ogni caso queste persone devono essere messe in condizioni di non nuocere, neanche con la loro malintesa libertà di espressione o di opinione. Non penso a me che ho ragionato per una vita sul tema dell'identità di genere(e ancora ne so poco) ma penso agli adolescenti che a volte volano giù dai tetti perché qualche cretino si è concesso la "libertà di opinione" di escluderli dal novero dell'umanità cosiddetta normale.
      Riguardo al termine "scelta" lo confinerei nel dominio della scelta di vivere serenamente la propria sessualità, scelta consapevole e tanto più faticosa quanti più cretini si incontra nella vita. Scelta è un termine difficile che va circostanziato perché concede tutto alla volontà e spesso la propria identità sessuale deroga da un atto della volontà. Qui forse faremmo bene a parlare di natura ma sarebbe il caso di farlo con due precauzioni, la prima precauzione è riconoscere che non c'è termine più culturale di quello di natura è la seconda precauzione è far parlare di natura chi la conosce e non il primo imbecille a disposizione. Sicuramente non può derogare dalla volontà il processo di auto-riconoscimento e sicuramente non può derogare dalla volontà fare in modo che quel riconoscimento sia il meno doloroso possibile.
      Buona domenica a te.

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  7. Leggendo alcuni commenti in rete ritengo utile aggiungere una postilla sull'adozione da parte di genitori dello stesso sesso. L'argomento normalmente suscita i distinguo anche di chi si dichiara "aperto" a non considerare come una malattia l'omosessualità, addirittura! Ebbene, anche su questo tema sarebbe utile farsi consigliare dai fatti e molte ricerche affermano ormai da vent'anni che non è possibile stabilire alcuna differenza significativa nello sviluppo di bambini o adolescenti in coppie omosessuali rispetto alle coppie eterosessuali e che nello sviluppo dei figli è più importante la qualità del rapporto del sesso dei genitori. I fatti sono questi, per una discussione serena si dovrebbe partire da qui. Altrimenti si potrebbe attingere a tutte le scempiaggini disponibili e scoprire che la totalità dei disadattati nasce da coppie eterosessuali, quelle secondo Natura (con la N maiuscola, ovviamente!). Infine, sarebbe interessante uno studio che stabilisca quanto dell'eventuale disagio dei figli di coppie omosessuali sia dovuto all'arretratezza culturale di molte coppie eterosessuali e del modo di educare la loro prole.

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  8. Sono d'accordo con il tuo post, però osservo che anche i gay vogliono costituire la famigliola con annessi e connessi: matrimonio, adozioni e figli a tutti i costi....

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    1. mi auguro che tu capisca tutto quello che condividi...

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  9. Ma "sacrale" vuol dire "relativa all'osso sacro", no? Quindi, una famiglia del...

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