...e neanche mi interessa.
Mi piacerebbe che tutti i titoli venissero aboliti, proprio tutti. Potrebbe essere l'unico modo perché un imbecille resti un imbecille. Non che i titoli nascondano l'imbecille, anzi a volte lo esaltano. L'imbecille porta a garanzia della propria imbecillità i titoli di cui si fregia, perché quasi sempre l'imbecille ha uno smisurato bisogno di fregiarsi dei propri titoli, come per celare la propria imbecillità. Qui l'imbecille sbaglia perché l'imbecillità è una condizione che precede il titolo, l'imbecillità è sostanza il titolo è accidente, anche se spesso si viene sfiorati dall'idea che alcuni accidenti siano indissolubilmente legati alla sostanza. Mah, va a capire come funzionano certe cose!
Neanche ricordo più perché ho scritto queste considerazioni.
In realtà volevo solo riportare questa notizia che non ha alcuna relazione con quanto ho scritto: "Durante un incontro sull'allarme rifiuti tossici, il sacerdote anticamorra (e antidiscarica) don Maurizio Patriciello si rivolge a Carmela Pagano, prefetto di Caserta, chiamandola "signora". Scatenando l'ira del prefetto di Napoli Andrea De Martino" (Repubblica.it)
Per vedere come il parroco abbia "mancato di rispetto alle istituzioni" guardate il video contenuto in questo articolo.
A mio avviso il rispetto delle istituzioni comincia dal rispetto dei cittadini, se poi i soggetti che ricoprono incarichi istituzionali evitassero di fare figure penose le istituzioni ne guadagnerebbero in rispetto oltre modo.
Questi "grandi" personaggi sono così egocentrici e compresi nel loro ruolo da aspettarsi che si debba studiare il protocollo prima di presentarsi al loro cospetto. Sono patetici.
RispondiEliminaQuando lavoravo-ho fatto la telefonista- mi è capitato spesso di sentirmi fare quella domanda idiota, rispondevo che anche loro non sapevano chi ero io, con tutta la deferenza possibile e impossibile: m'è sempre andata bene nel senso che nessuno si è azzardato di reclamare in direzione.
Ero abbastanza pestifera da giovane, non ne lasciavo scorrere inosservata una che fosse una!
;) Ciao Nou
ieri al tg ho sentito l'arroganza isterica da titanica coda di paglia di questo de martino, finora sconosciuto al 99% degli italiani, idem vale per la signora citata dal parroco.
RispondiEliminasaviano ha chiesto le sue dimissioni, altri chiedono punizioni da parte della cancellieri, secondo me invece, oltre a dimettersi dovrebbe pagare i danni a tutti coloro che si sono ammalati di cancro grazie a queste politiche allegre sui rifiuti, ovviamente non solo lui, ma potrebbe essere il primo esempio, visto che ci ha tenuto tanto a farsi notare.
anche un'offerta al parroco per le sue missioni non guasterebbe, e pensa che sono sbattezzata, ma come non aiutare un prete così? ciao laura
E' tutto così sconcertante e pure grottesco...chissà che cambi veramente qualcosa..sono troppi quelli fuori luogo, fuori realtà e presuntuosissimi nella loro mediocrità.
RispondiEliminaBuona domenica.
Questa vicenda è per molti versi emblematica dell'impotenza del potere. Non farei l'errore di considerarla esclusivamente in termini di miseria morale e intellettuale di singoli soggetti. Vorrei far notare come l'arroganza di un "signore" sia in qualche modo sostenuta e rilanciata dalla viltà di una "signora" che tace anziché invitare l'illustre collega a ridurre il tasso di testosterone in circolazione nel sangue. La "signora" non sembra affatto offesa dal parroco ma è evidente il suo imbarazzo durante la sparata del collega, eppure tace per non creare conflitto con il collega. Comportamento che molti diranno dettato da prudenza, io penso che in molti casi la prudenza è la versione edulcorata e autoassolutoria della viltà. Ritengo il silenzio della signora colpevole di viltà come ritengo lo sproloquio del suo collega colpevole di arroganza. Sono d'accordo con chi chiede le dimissioni del pretore De Martino ma allo stesso tempo inviterei a riflettere come l'arroganza di pochi sia indissolubilmente legata alla viltà di molti. Per quanto riguarda invece gli esiti mediatici della vicenda, allora sono d'accordo con don Maurizio Patriciello, un vero Signore, quando dice di essere contento se la faccenda è servita a mettere in evidenza i problemi di cui si occupa. Un saluto a voi.
RispondiEliminaAntò, non 'pretore', ti sei fatta prendere la mano: eccellenza illustrissima signor prefetto (che metto tutto minuscolo non per mancanza di rispetto, sia ben chiaro, ma per assoluto disprezzo per categorie che risalgono a un periodo che non si vuole cancellare, nonostante l'infamia che ricordano).
RispondiEliminaTolta questa ricerca del pelo nell'uovo: nel secondo capitolo, il prete ha mandato una lettera all'e.i.s.p. (ridotto a sigla, visto che altro non merita), che, oltre a umanamente rinfacciare il calpestìo della sua dignità di uomo, chiude con un "qui la mafia non sarà mai sconfitta", chiaramente riferito al fatto che con queste persone, per carità degnissime (che dio le avesse in gloria, poi saranno pure fatte sante), sperare di sconfiggere la mafia non è opera da Titani ma da coglioni.
E pensare che per questa lotta c'è gente che ha perso la vita, a tutti i livelli... per poi trovare smerdata la loro scelta da questi tromboni.
In sottofondo al video si è sentita una voce, femminile, che diceva "signori si nasce", se non sbaglio di Totò memoria: ecco, in parte riscatta la parte coniglia della signora oggetto della filippica dell'e.i.s.p., defecata pubblicamente in quell'occasione.
Amen.
Ciao.
Ah ho scritto pretore, pazienza, come ho detto all'inizio del post ci sono categorie che precedono i titoli e se uno ha quelle è inutile sottilizzare sulle categorie successive.
RispondiEliminaConfermo, "Signori si nasce" è una frase di Totò e lui modestamente lo nacque! Non capita a tutti.
Un saluto