La professoressa Morra entrava in aula, si toglieva il cappotto lo teneva per qualche secondo in mano e lanciando uno sguardo ai presenti sospirava declamando questi versi "Cortesia cortesia cortesia chiamo e da nessuna parte mi risponde". Chiedeva che qualcuno prendesse il suo cappotto e lo riponesse sull'attaccapanni.
Mi è piaciuta questa storia che mi ha raccontato Vito.
Intanto i tempi sono cambiati, sono passati più di vent'anni, ed è diventato difficile anche solo concepire che una signora possa chiedere che qualcuno le prenda il cappotto.
Cortesia cortesia cortesia chiamo
e da nessuna parte mi risponde,
e chi la dèe mostrar, sì la nasconde,
Avarizia le genti ha preso all’amo,
ed ogni grazia distrugge e confonde;
però se eo mi doglio, eo so ben onde:
di voi, possenti, a Dio me ne richiamo.
Ché la mia madre cortesia avete
messa sì sotto il piè che non si leva;
l’aver ci sta, voi non ci rimanete!
Tutti siem nati di Adamo e di Eva;
potendo, non donate e non spendete:
mal ha natura chi tai figli alleva.
Folgòre da San Gimignano (1270-1332), Cortesia cortesia cortesia chiamo
Mi solleciti così a raccontare cose molto intime, ho un rapporto particolare con la proprietaria del mio studio, una giovanissima signora di soli trent’anni più di me, che vado a trovare quanto più spesso che posso, che mi invita a cena (io e lei da soli) almeno una volta al mese, a cui prendo il soprabito o accompagno la sedia in ogni occasione d’incontro.
RispondiEliminaLei è innamorata di me e del mio lavoro, io sono innamorato di lei e del suo essere donna e persona vivente su questo pianeta; ha un incedere aristocratico, di quelli che ti fanno subito sentire a tuo agio in loro presenza, di quelli che non è più così facile incontrare in un mondo che tende a calcolare il valore di ogni cosa senza capirne l’essenza.
Sono felice di averla incontrata, soprattutto se la paragono ad incontri contemporanei o successivi che consideravo di gran pregio e che si sono rivelati molto più prosaici; sono felice di averla incontrata grazie ad un intermediario femminile a cui mi ero rivolto che è agli antipodi da lei; fortunatamente ho preso le redini della faccenda appena in tempo perché il “calcolo” non rovinasse tutto.
Ci sono persone aristocratiche per estrazione, altre per calcolo e convenienza, per moda o per illusione ... non è mai abbastanza la guardia che tieni, l’unico incedere non è lo stare attento agli intenti o alle aspirazioni, ma a ciò che ciascuno esprime col suo fare.
Non hai idea di quanto, ma in questo commento ti ho espresso qualcosa di molto personale.
Ciao
Sensazioni leggiadre di tempi antichi!
RispondiEliminaCaro Garbo non voglio dire banalità - rabbrividisco pensando a quanti non mostrano alcuna inibizione a farlo! - sicuramente non pretendo di cogliere la ricchezza di esperienze e sentimenti che racchiude il tuo commento ma vedo, o immagino, la nobiltà che cerchi e hai trovato in quella signora giovanissima. Quella nobiltà che è un dono, che non dipende dal lignaggio ma da qualcosa di miracoloso. Una nobiltà che si prende gioco del tempo e spesso scherza con i destini facendoli incontrare quando meno te lo aspetti. Ciao.
RispondiEliminaSolo gli animi nobili riconoscono la Grazia della Cortesia!!!
RispondiEliminaCiao:))
Forse non capisco. Io quando arrivo in ufficio non trovo nessuno che mi prenda il cappotto e lo sistemi dove deve stare anzi troverei oltremodo discutibile che qualche mio/a collega si disturbasse a farlo al posto mio.
RispondiEliminaNello stesso tempo, invitato in casa altrui, al contrario, vedei come molto sgarbato che nessuno mi indicassi dove posare il cappotto e/o se ne occupasse direttamente.
Forse sbaglio, ma il punto della storia e´il genere del proprietario del cappotto. Magari sbaglio ma la cortesia che la professoressa cercava era solo il "contentino" che gli uomini hanno riservato alle donne per tutti i soprusi a cui le abbiamo sottoposte negli ultimi millenni.
Simone, tu sollevi temi che meritano attenzione e profonda analisi, per quanto riguarda gli intenti del post Intherainbow ha risposto per me più che esaustivamente.
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