E' cominciata l'estate e siccome d'estate fa caldo allora deve fare caldo, quello che dicono i termometri è secondario. Il calendario dice che è estate e quindi fa caldo, fatevene una ragione! E smettetela di dire che l'aria è fresca, vi sbagliate.
Per rimediare al caldo calendariale i condizionatori devono andare a palla. Nelle farmacie, nei supermercati, alle poste, nelle banche vi aspetta un accogliente gelo. Quando uscirete rischiate un colpo apoplettico ma non è quello il problema. Il problema è che fa caldo! Se non facesse così caldo non ci sarebbe bisogno di ricorrere ai condizionatori. Il condizionatore d'estate è un obbligo morale. Un imperativo categorico! Anzi, di più.
Del resto ormai sono in pochi a disporre dei vecchi sistemi di termoregolazione che appartengono agli animali a sangue caldo. Un tempo dicevano che alla base dell'encefalo tra i due emisferi c'era l'ipotalamo, una piccola struttura che faceva sudare se c'era caldo o faceva contrarre i muscoli se faceva freddo, i vasi sanguigni si dilatavano o si restringevano secondo la temperatura. Se sudavi e i vasi si dilatavano la temperatura corporea scendeva, se avevi i brividi e i vasi si restringevano la temperatura corporea saliva.
Oggi no! Non funziona più così, niente brividi, il sudore puzza e i vasi hanno una portata costante ché altrimenti la pressione ne risentirebbe.
L'uso dei condizionatori ha fatto regredire l'ipotalamo e altre strutture arcaiche ma non è questo il vero problema. Il vero problema è l'enorme consumo di elettricità dei condizionatori. Per ovviare a questo gravissimo inconveniente energetico i ricercatori stanno studiano diverse soluzioni.
Tra le principali proposte allo studio c'è l'applicazione di un microchip al posto del vecchio ipotalamo per annullare la sensazione del caldo, molti manifestano scetticismo sulla proposta asserendo che la percezione della temperatura corporea sia una funzione importante e che annullarla potrebbe riservare pessime sorprese.
Altri stanno proponendo una manipolazione genetica per far spuntare placche dorsali, come quelle che avevano gli stegosauri, per avere più rapidi scambi termici con l'aria.
A queste straordinarie proposte si oppongono i più tradizionalisti che, incapaci di vedere il glorioso futuro, propongono di vestire leggero e addirittura di tornare a sudare!
Viva, allora, le vecchie sane tradizioni!
RispondiEliminaE' vero, un caldo torrido, equatoriale, vedo passare giraffe, zebre e gnu nel corridoio del mio studio ... poco più in la una battuta di caccia, un branco di iene tenta di abbattere una gazzella.
RispondiEliminaA parte gli scherzi, credo davvero che ormai siamo diventati insofferenti della minima escursione termica, siamo una civiltà che vive in maniera totalmente artificiale, a 22-23° costanti di temperatura in ogni ambiente, che non sopporta il sudore ... se non in palestra dove anzi è previsto e auspicato, o nelle saune quando ciclicamente tornano di moda. Poi, esiste una sorta di grande fratello che anticipa addirittura ciò che vivremo, se inizia l'estate ci anticipa il caldo e ce lo fa sentire anche quando non c'è, ogni tanto saltano fuori (in concomitanza col caldo) gli abbandoni tragici di bambini in macchina ... non vorrei sembrare insensibile, o scettico o cinico, mi chiedo quanto ormai le notizie vanno selezionate in base alle reazioni che si presume scateneranno e quanto ne vengano ignorate altre non corredate dalle stesse caratteristiche. Ancora, quanto una notizia data e la sua reazione possono condizionare la probabilità che ne accadano di simili o che notizie simili vengano selezionate e date in pasto al pubblico scatenando così il panico da "epidemia" o da malcostume.
Ciao
Voglio essere uno stegosauro!!!
RispondiEliminaIn fondo mi basterebbe un casolare di campagna con il ventilatore azionato da una cascatella d'acqua torrentizia e piccola pozza dove bagnarmi le caviglie...:)))
RispondiEliminaInsomma un ingranaggio alla Leonardo da Vinci e naturalmente non può mancare l'arietta "fresca" serale che s'aggira in un gorgo e tiene lontani gli insetti...mah sì!
Adriano, temo che sarà difficile sottrarsi alla nuova "evoluzione" soprattutto se si siamo esposti troppo a lungo alla fauna urbana.
RispondiEliminaGarbo, che bella sorpresa m'avete fatto tu e Nounours(e) a rifarvi vivi. Che dire? Io la prendo larga, come avrai capito prediligo la satira ma qui parlo di un era post-umana nella quale ormai ci siamo dentro fino al collo. Il sudore solo in palestra dici. Ovvio! In palestra si paga per sudare quindi il sudore ha un prezzo e quindi un valore, secondo una sequenza di equivalenze in voga. Non sia mai che si sudi gratis, sarebbe davvero senza senso! Riguardo alle notizie, una volta ho assistito ad una tavola rotonda sui cambiamenti climatici, ero in platea, Giovanni Floris era il moderatore, ad un certo punto si parlava del ruolo dell'informazione per la diffusione di certe tematiche e lui disse che la notizia è ciò che si nota, avrei voluto intervenire per dire quanto sarebbe stato meglio pensare che l'informazione è ciò che forma ma tacqui!
L'intruso, contento tu! No, scherzi a parte, non siamo mica sicuri di non essere già degli stegosauri. Cambiare nome alla specie richiede un governo stabile, ecco perché continuiamo a tenere la vecchia tassonomia!
Nou, lo dicevo già a Garbo, sono contento di rileggere i tuoi commenti. Un casolare in campagna, hai detto poco! Sarebbe un sogno, con tanti animali e un caminetto - adesso lo terrei spento ma il caminetto deve esserci - poi un fiume che scorre vicino e un mulino, che bello, mettici la montagna poco distante e un mare che sia solitario e mi hai disegnato il paradiso.
Un salutone a tutti e buona estate. ;-)
Leggevo oggi che nemmeno i soldati USA devono sudare: in Afghanistan ed in Iraq il budget per l'aria condizionata è di 14 miliardi, più alto di quello per la NASA...
RispondiEliminaSono di Reggio Calabria, in ottobre da noi la temperatura media è intorno ai 25 gradi, con giornate a volte caldissime. Una domenica mattina mentre passeggiavo sul corso, incontro una mia amica con un piumino firmato, di quelli che io metterei solo sulla neve e solo se fossi a rischio congelamento; "Anna" gli dico, "ma ci sono quasi trenta gradi! Che ci fai con quella roba addosso?" e lei con un'espressione stupita mi risponde "ma... è ottobre!!" Capito? Non è una questione di temperature, ma, di stagioni! ;-))))
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