La notizia è di ieri ma le perle, come i diamanti, sono per sempre. Il ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, dichiara in una intervista al Corriere della Sera:
"A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità, siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, sarà chiesto di pagare il canone, perché ragionevolmente se uno ha l'elettricità ha anche l'apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo, e solo in quel caso non pagherà."
E' un gingillo di logica, alternativa! In matematica puoi dimostrare che qualcosa non esiste (si dimostra che non esistono numeri interi uguali o maggiori di uno che non siano né pari né dispari), puoi dimostrare che qualcosa esiste (si dimostra che esiste sempre un numero più grande di qualsiasi numero). Nelle scienze empiriche la faccenda è un pelino più articolata ma anche qui ci sono alcuni punti fermi. Si può dimostrare che esiste qualcosa che trovi (è ovvio, non c'è bisogno di esempi), si può dimostrare che esiste qualcosa che non trovi (si dimostra l'esistenza di un pianeta anche prima della sua osservazione, è il caso di Nettuno) ma non sapevo che si potesse dimostrare che non esiste qualcosa che trovi e ancor meno che non esiste qualcosa che non trovi (questo è il caso sollevato dall'ingegno del Ministro).
Se si deve dimostrare che non esiste la TV immagino che si debba cercarla ma, in termini rigorosamente logici (e, pensando ad un eventuale controllo ispettivo, anche in termini empirici), per dimostrarlo non basta non trovarla. Se consideriamo una sorta di tavola delle possibilità abbiamo questi simpatici incroci con quelli possibili in azzurro e quelli impossibili in rosso:
Ebbene, sarà l'incrollabile fede politica di Romani a far sì che dove noi vediamo rosso, lui vede azzurro?
Sottigliezze epistemologiche del "tempo ch'erano gli uomini caduti in uno stato di bruti"!
PS - Tralasciando le possibilità teoriche, che non è roba da Ministri - che dallo schema proposto sarebbero persino capaci di pensare che si dimostra l'esistenza della TV senza trovarla -, l'unica condizione praticabile per applicare il canone è trovare questa cavolo di TV, quindi se ne dimostra il possesso! Altra precisazione, io il canone Rai lo pago, nonostante Minzolini e Giacobbo e Vespa e Giletti e ecc. ecc.
Sembrerebbe che sia tutto parte di un cervellotico complotto per screditare la figura del contribuente. Si mormora anche di contaminazioni trasversali nella riforma della giustizia. Infatti d'ora in poi gli imputati nei processi (eccettuate le solite cariche istituzionali) dovranno dimostrare la loro innocenza con prove inoppugnabili e le udienze potranno essere discusse con il televoto in una trasmissione condotta da Rita Dalla Chiesa e Bruno Vespa.
RispondiEliminagià! anzicché la presunzione di innocenza, la presunzione di colpevolezza, ma forse chi di evasione se ne intende davvero potrebbe essere capace di andare molto oltre le possibilità teoriche.
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