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lunedì 11 ottobre 2010

Singolari convergenze

Era il maggio del 2007 quando ho scritto questo pezzo. L'occasione per proporlo in questo blog è data dai violenti scontri a Belgrado durante una manifestazione del gay pride e il lapidario post di Fabristol dedicato a questa vicenda. Riporto quanto scrissi allora con piccole modifiche per rendere più chiara l'esposizione di una ipotesi che può sembrare ostica, se continua ad esserlo mi spiace, vuol dire che non riesco ad essere più chiaro. Dopotutto non è nulla di serio.

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Uno dei problemi più delicati in biologia evoluzionistica è capire se strutture anatomiche simili di specie diverse siano il risultato di una evoluzione parallela a partire da una origine comune o se, pur avendo simili morfologie e funzioni, abbiano diversa origine e quindi si tratta di casi di evoluzione indipendente con convergenza dei caratteri. Nel primo caso si hanno strutture omologhe, nel secondo si hanno strutture omoplasiche.


Come afferma Niles Eldredge a proposito dell'omoplasia,  “la convergenza e il parallelismo sono due fenomeni evolutivi molto simili. La convergenza si realizza quando due specie provenienti da due linee di discendenza non imparentate sviluppano adattamenti molto simili – talvolta fino a rendere confuse le loro reciproche identità. Il parallelismo è l’evoluzione di specie simili in lignaggi strettamente imparentati – è sottinteso che la probabilità che evolvano organismi simili è maggiore nei lignaggi che sono imparentati in maniera piuttosto stretta.”[1] Lo stresso problema, ancor più complesso per i biologi, emerge relativamente all’evoluzione dei moduli comportamentali delle specie[2] e, a mio parere, non ci sono elementi logici per escludere che lo stesso tipo di meccanismi possano essere invocati per la comprensione dei comportamenti umani nelle loro varie manifestazioni.

Considerando queste premesse si potrebbe pensare a certe manifestazioni di omofobia particolarmente esasperate in paesi come la Polonia o la Serbia. Si tratta di moduli comportamentali assai complessi ed è molto difficile individuare cause univoche e valide per un intero popolo ma è pur sempre possibile formulare prudenti ipotesi di lavoro in relazione alle tradizioni culturali che distinguono e caratterizzano questi paesi. Al di là di ogni auspicabile complicazione del discorso ciò che appare in tutta evidenza è che nella cattolicissima Polonia e nella nazionalista e ortodossa Serbia è particolarmente diffusa l’avversione verso manifestazioni di omosessualità. Detto questo sarebbe interessante indagare se l'omofobia comune alla Polonia e alla Serbia è il risultato di omoplasia o parallelismo culturale a partire dalla tradizione cattolica polacca e da quella nazionalista serba oppure se queste tradizioni costituiscano strutture omologhe sviluppatesi da un modulo comportamentale comune nei due paesi.

Qualora l’ipotesi si mostrasse infondata possiamo semplicemente prendere atto della enorme distanza morale che c’è tra chi, assillato dalla degenerazione dei costumi si pone degli interrogativi e cerca di arrestare la corsa della perdizione, e chi invece, preso da criteri di produttività del lavoro non se ne cura e sottovaluta i tormenti dei primi. In Polonia[3], dopo la politica moralizzatrice dei gemelli Kaczynski e del partito delle Famiglie polacche, la faccenda dell’omosessualità è presa così seriamente che Ewa Sowinska, responsabile nazionale dei diritti dei bambini per il governo polacco, ha reso note le sue angosce riguardo la natura ambigua di un cartone animato trasmesso da dieci anni dalla britannica BBC. Il discusso personaggio Tinky Winky ha una borsa da donna, malgrado sia un maschio e saggiamente la commissione di psicologi istituita dal governo polacco ha fornito una accurata analisi dei fatti perché la Sowinska concludesse che “il cartoon è una apologia della omosessualità”. La cosa singolare è che lo speaker conservatore del Parlamento polacco, Ludwig Dorn, interessato più all’efficienza professionale dei dipendenti della Sowinka che alla moralità dei costumi, ha chiesto alla signora Sowinska di evitare dichiarazioni pubbliche “perché potrebbero far seppellire dalle risate il dipartimento da lei diretto”.

 
[1] N. Eldredge, La vita sulla terra – Un’enciclopedia della biodiversità, dell’ecologia e dell’evoluzione. Codice Edizioni, Torino, 2002, p. 327-328.
[2] N. Eldredge, op. cit., p. 13.
[3] Il fatto descritto accadde a maggio 2007, l'idiozia descritta dura ancora oggi e chissà per quanto tempo ancora durerà.

2 commenti:

  1. Molto divertente. Raccontando di questo ad un mio amico, la risposta e’ “Being fixated on this detail betrays the obsessive mind of Ewa Sowinska”. Non sarebbe stato un problema qui in Inghilterra, una tale critica dei Teletubbies difficilmente avrebbe creato ‘increspature’ in questo paese.

    Inoltre, volevo far notare che Ludwig Dorn e’ un ex membro del governo polacco e non inglese, ora e’ chairman della camera dei deputati del sejm (Dieta).

    Fabrizio

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  2. ciao Fabrizio, grazie per il tuo commento e per la dritta che mi hai dato, ho corretto il post di conseguenza. In effetti lo buttai giù a suo tempo e conteneva molti errori frutto di una lettura frettolosa delle notizie.

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