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giovedì 2 settembre 2010

Sicurezza sulle mulattiere

Un tempo, non molto lontano, due carretti tirati da due muli viaggiavano lungo una mulattiera stretta che correva lungo il fianco di una montagna. I due carretti procedevano lentamente l'uno incontro all'altro e quando erano di fronte i carrettieri rallentavano e accostavano sul ciglio del precipizio. I due carretti sfilavano piano, i muli si annusavano, i carrettieri si salutavano e andavano via. Incontrarsi su una mulattiera con un carretto tirato da un mulo non era molto sicuro ma bastava stare attenti e andare molto piano per evitare il rischio di cadere nel precipizio.

Dopo qualche tempo uno dei due carrettieri, per sentirsi più sicuro, comprò una piccola auto e quando incrociava il carretto sulla mulattiera il passaggio era complicato. Il carrettiere faceva fare al mulo un passo di lato ai bordi della strada, la povera bestia temeva un po' ma alla fine cedeva alle insistenze del padrone. Dopo qualche tempo anche il secondo carrettiere comprò una piccola auto, per sentirsi più sicuro. Il suo mulo fu mandato al macello, come quello del primo carrettiere. La mulattiera non era più larga abbastanza da far passare le due auto, allora l'amministrazione comunale aprì un cantiere per allargare la mulattiera e farla diventare una strada comunale. Quando le due auto si incrociavano sulla nuova strada gli autisti rallentavano, si salutavano di sfuggita e andavano via ma in alcuni punti, soprattutto in curva, era ancora pericoloso incrociarsi.

Dopo qualche tempo uno dei due autisti comprò un'auto più grande, per sentirsi più sicuro, e quando le due auto si incrociavano sulla strada comunale l'auto più piccola doveva accostare e rischiava di cadere nel burrone, allora anche l'autista con l'auto più piccola comprò un'auto più grande, per sentirsi più sicuro. La strada comunale non aveva più le dimensioni idonee per far passare le due auto. L'amministrazione provinciale aprì un cantiere per far diventare la strada comunale una provinciale. Al termine dei lavori i due autisti si incrociavano tranquillamente lungo la strada senza salutarsi, ma nei tratti in curva e in salita restava qualche pericolo quando si accostava troppo sul ciglio della strada e bisognava rallentare perché passassero le due auto.

Dopo qualche tempo uno dei due autisti, per sentirsi più sicuro, comprò un SUV e quando le due auto si incrociavano lungo la strada provinciale l'auto più piccola accostava pericolosamente sul ciglio della strada per far passare il SUV. Dopo qualche tempo anche l'altro autista comprò un SUV, per sentirsi più sicuro. La provinciale non era più una strada idonea a far passare i due SUV quando si trovavano uno di fronte all'altro. L'amministrazione statale non aveva i soldi per aprire un cantiere per far diventare la strada provinciale una strada statale e sul fianco della montagna non si poteva realizzare una statale senza causare disastrose frane.

Dove prima si incrociavano due carretti su una mulattiera adesso ci sono due SUV, fermi uno di fronte all'altro su una provinciale. Prima due muli trasportavano due carrettieri e due carretti carichi, adesso trecento cavalli non riescono a far muovere due somari!


4 commenti:

  1. Mio caro, credo sia molto lontana da te l'idea che "si stava meglio quando si stava peggio" e trovo molto azzeccata la metafora per farci riflettere sui malintesi e sugli eccessi del progresso e del "vivere bene" in cui a volte ci perdiamo...ma hai avuto un battibecco recente con qualche SUVautista?

    Franco

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  2. Per carità, la nostalgia dei 'bei tempi andati' mi fa accapponare la pelle, soprattutto quando è fatta da gente che non ha mai neanche sentito parlare dei tempi andati.
    Quello che mi fa sorridere - diciamo sorridere - è l'overdose acritica di quella che chiamiamo tecnologia e progresso. Insomma, come al solito non è l'appetito il problema ma le indigestioni da abbuffate di cibo guasto!
    Nessun battibecco, però non sai quanto ne ho visto di queste scene quest'estate!

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  3. Ben Hur su una biga con un tiro a sei cavalli almeno gareggiava dando prova delle sue abilità di auriga, oggi con trecento cavalli percorriamo la distanza casa-ristorante, occupiamo parcheggiando solo un paio di posti auto e magari restiamo anche bloccati su una provinciale di montagna come somari...sì, anche secondo me c'è qualcosa che non va in questo andazzo.

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  4. già! c'è qualcosa che non va. Sono curioso come una scimmia di sapere come va a finire questa storia!

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