Qualche mese dopo Leopardi annotava nel suo diario "...la perdita della morale si trova nella storia sempre compagna della perdita dell'amor patrio, della indipendenza, delle nazioni, della libertà interna, e di tutte le antiche e moderne repubbliche: influendo sommamente e con perfetta scambievolezza, la morale e le illusioni che la producono, sull'amor patrio, e l'amor patrio sulle illusioni e sulla morale." (30 marzo-4 aprile 1821, p. 911)
PS - Una raccomandazione: i monumenti, piacciano o meno, portano messaggi che vanno letti attentamente!
"Concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo." José Saramago
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lunedì 12 luglio 2010
Gloria patria
"Parlate di morale quanto volete a un popolo mal governato; la morale è un detto, e la politica un fatto: la vita domestica, la società privata, qualunque cosa umana prende la sua forma dalla natura generale dello stato pubblico di un popolo." (G. Leopardi, Zibaldone di pensieri, 9 novembre 1820, p. 311)
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