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venerdì 29 maggio 2009

Pubblico e privato

Ieri sera su Rete4 è stato trasmesso Gli intoccabili, il bel film di Brian De Palma del 1987. E' la storia di Al Capone e del gruppo di agenti federali che riuscì ad inchiodarlo per evasione fiscale. Mentre guardavo il film ho pensato ai possibili retroscena privati della vita del famoso gangster che ovviamente il film non prendeva in considerazione. Una scena in particolare mi ha fatto pensare a quei retroscena. E' quando l'agente Ness, preso dalla collera perché uno dei suoi collaboratori è stato appena ucciso dagli uomini del gangster, affronta Capone mentre sta scendendo da una scalinata circondato dai suoi accoliti. L'agente lo insulta e Capone si infuria dicendo "Come ti permetti di parlami così davanti a mio figlio?".
Ho pensato che nonostante la sua attività, diciamo così, pubblica Al Capone dovesse essere particolarmente affettuoso con con suo figlio. Data la sua origine italiana doveva essere particolarmente legato alla sua famiglia, e in effetti aveva un concetto abbastanza ampio di famiglia, purché fosse la sua. Potremmo infatti obiettare che le sue attenzioni fossero indirizzate solo alla sua famiglia e non certamente ad una idea di Stato ma comunque di un fatto possiamo essere ragionevolmente certi, Al Capone doveva essere un padre amorevole e suo figlio doveva essere sicuramente fiero di lui. Un uomo potente, rispettato, temuto e certamente il figlio non poteva essere dello stesso avviso di quanti lo considerassero un malfattore. Ciononostante dubito che molta gente farebbe educare i propri figli da un padre così, se non altro perché non si tratterebbe dei figli di Capone!

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