tag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post8861740507322149216..comments2024-03-24T13:33:11.040+01:00Comments on Cose che dimentico: Della crescita (con moderazione)Antoniohttp://www.blogger.com/profile/17716336436436778993noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-54488001043102177402012-05-03T22:10:49.921+02:002012-05-03T22:10:49.921+02:00C'è una inesattezza, l'attuale maggioranza...C'è una inesattezza, l'attuale maggioranza non è la stessa del precedente governo ma una grossa fetta della maggioranza è fatta dagli stessi mentecatti. A presto.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03437009862190547502noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-56972759638507701052012-05-03T20:12:46.835+02:002012-05-03T20:12:46.835+02:00Caro Garbo sono molto contento del tuo passaggio, ...Caro Garbo sono molto contento del tuo passaggio, spero sia un ritorno. Il termine crescita dato in mano agli economisti, anzi peggio, agli invasati dell’accumulo è pernicioso. Ci vorrebbero sicuramente più psicologi per tentare una qualche correzione dell’abominevole confusione che è stata operata tra crescita del benessere e acquisto degli oggetti che darebbero il benessere. Qualche tempo fa, Luigi Zoja scrisse un bel libro sulle implicazioni psicologiche della crescita economica, te lo consiglio vivamente, si chiama <a href="http://www.libreriauniversitaria.it/storia-arroganza-psicologia-limiti-sviluppo/libro/9788871862323" rel="nofollow">Storia dell'arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo</a>, del 2003. L’assurdità del cosiddetto modello di sviluppo in corso è palese, la vedono anche i sassi ormai, per qualche tempo la faccenda tiene e il benessere “contagia” le fasce sociali più povere poi però si vedono i dissesti sociali nella distanza tra ricchi e poveri, i dissesti ambientali dell’inquinamento. Oggi passando in mezzo a due auto rombanti m’è venuto da pensare che in una qualche metropoli affollata sarà già nato il primo “umano” anaerobio. Chissà magari qualche genetista potrebbe pure pensarci! Tanto ormai la prevalenza del cretino, come dicevano i compianti Fruttero e Lucentini, caratterizza tutti i campi. <br />Tornando al nostro discorso francamente sono nauseato dal modo in cui si sta affrontando questa crisi. Mi dirai che Monti è retto dalla stessa maggioranza che ha votato per Ruby rubacuori nipote di Mubarak e questo basterebbe per un ricovero forzato di metà parlamento, ma sinceramente mi sembra che Monti ci stia mettendo del suo. Il paradosso è ormai esponenziale, la crisi che nasce da dinamiche liberiste, in mano agli speculatori del mercato diventa crisi dei debiti sovrani, originati da dinamiche keynesiane e siccome adesso in Europa abbiamo i liberisti ecco che cancellano ogni parvenza di politica di rilancio dell’economia per creare posti di lavoro e lo fanno tagliando le spese sociali che guarda caso penalizzano i meno abbienti. Insomma è giusto tassare i poveri perché questi non investono i loro soldi mentre il ricco li investe. E’ il cosiddetto <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Trickle-down_economics" rel="nofollow">trickle down</a>, hanno teorizzato pure questa stronzata, capisci? Già Smith mi pare accennasse alla ricchezza che “percola” dalle classi sociali alte a quelle più basse, concetto affascinante e per certi versi persino convincente se non fosse smentito dai fatti! Almeno Smith aveva un robusto corredo morale alle spalle ma i miserabili di oggi cos’hanno? Mi piacerebbe sapere come spiegano i devoti del trickle down l’allargamento della disuguaglianza tra fasce più ricche e face più povere. Mi piacerebbe capire che spiegazione danno alla concentrazione delle ricchezze, evidentemente il filtro si è tappato e la ricchezza non percola! Adesso non sanno più come farla percolare la ricchezza, il governo non trova 300 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali e le banche ricevono dalla BCE 250 miliardi di euro per fare prestiti che facciano ripartire l’economia ma quei prestiti non li fanno perché le condizioni economiche di un possibile rientro del prestito sono precarie. E grazie al cazzo che sono precarie, se non fossero precarie la BCE non dava denaro a buon mercato proprio con lo scopo di rendere meno precaria l’economia. Nessuno sa come uscire da questo loop. Vabbè la smetto che mi sto alterando e ho qualche problema di tachicardia ultimamente quando parlo di questi argomenti, abbi pazienza se interrompo così.<br />Ti abbraccio forte.Antoniohttps://www.blogger.com/profile/17716336436436778993noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-24923907758668274402012-05-02T23:26:15.046+02:002012-05-02T23:26:15.046+02:00Io mi occupo male persino della mia economia domes...Io mi occupo male persino della mia economia domestica, figuriamoci se dovessi affrontare i grandi problemi dell'economia della Nazione o del mondo intero. La crescita poi credo sia un tasto dolente, certe volte mi sorprendo in atteggiamenti identici a quando ero bambino e facevo i capricci. E' la parola "crescita" che mi suona proprio male; se si trattasse di espansione della nostra consapevolezza sarei nel mio ambito e tutto sommato ho esperienza che non è dannosa, tutt'altro. Ma in economia spesso "crescita" equivale a consumo, ad espansione, ad arricchimento materiale, alla movimentazione frenetica e spesso sconsiderata di beni e capitali per aumentare il pil (i pomodori siciliani vengono trattati e confezionati a Brescia prima di essere immersi nel mercato nazionale, anche nei supermercati del sud ... quindi ci tornano indietro come boomerang ad un prezzo molto maggiorato). Non mi piace questo modello economico, costruito perché pochi si possano arricchire vergognosamente, possano accumulare beni oltre ogni consumo, oltre ogni godimento diretto, tesi soltanto al godimento perverso, quello per cui non si gode delle cose, ma del fatto che qualcuno possa invidiarmi il possesso di quelle cose.<br />Ero passato per un saluto.Garbohttp://garbo.ilcannocchiale.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-51853997150184773942012-05-02T09:56:28.878+02:002012-05-02T09:56:28.878+02:00Caro Vincenzo, in effetti molte volte tornando a R...Caro Vincenzo, in effetti molte volte tornando a Roma faccio fin troppe pause. Il tema delle classi sociali che contribuiscono alla soluzione delle crisi del nostro sistema economico l’aveva toccato Petrolini quando a suo tempo disse ”I soldi bisogna prenderli a chi ce li ha e cioè ai poveri che di soldi ne hanno pochi, ma sono tanti”, non mi pare che tutta la scienza dei tecnici che abbiamo al governo sia servita a spostarsi dall’assunto di Petrolini. Hai ragione a parlare di crudeltà economica, io aggiungo anche un pizzico di crassa ignoranza, magari in doppio petto, sobria, ma pur sempre crassa ignoranza. Come quella che ha fatto dire ai signori al governo che non bisogna avercela con i ricchi se i soldi sono guadagnati legittimamente e per merito perché con le loro tasse contribuiscono alla spesa sociale. Questo fu l’argomento che tirarono fuori quando pubblicarono le loro dichiarazioni dei redditi. Per carità, operazione di apprezzabile trasparenza quella di pubblicare i propri redditi e francamente non amo fare i conti agli altri ma sulla retorica ingannevole non transigo. Intanto mi chiedo come una persona che guadagna un paio di milioni di euro all’anno possa avere una qualche sensibilità sulle esigenze quotidiane del 90% delle persone di questo paese ma facciamo finta di niente. Il problema non è soltanto quanto il ricco contribuisca con la quota di tasse che paga, le tasse sono sicuramente una politica redistributiva ma sono altre le domande che vengono ormai ignorate da tutti, pena l’anatema di comunismo, ed è “Il reddito del super ricco da quali meriti di mercato proviene? Se non è possibile individuare meriti di mercato, e avrebbero molte difficoltà a farlo, il differenziale rispetto al reddito medio rappresenta una sottrazione di risorse alla società?” Leggi <a href="http://www.controlacrisi.org/notizia/Economia/2012/4/4/21368-i-ricchi-servono-alla-societa/" rel="nofollow">questo articolo di Maurizio Franzini</a> uscito sull’ultimo numero di MicroMega e capirai che queste domande hanno ancora senso. <br />Per quanto riguarda gli altri paesi è sicuramente complicato portare l’esperienza islandese in Italia ma per le scorte direi che fanno bene i politici nostrani a dotarsene, senza rischierebbero di non tornare a casa. Un saluto a te.Antoniohttps://www.blogger.com/profile/17716336436436778993noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-22664643642491934072012-05-01T10:41:24.484+02:002012-05-01T10:41:24.484+02:00Che bello che le soste in autostrada producano que...Che bello che le soste in autostrada producano questi appunti!<br />Caro Antonio, condivido le tue osservazioni e credo che la crudeltà economica con la quale alcuni Stati si muovono vada riequilibrata a favore dei molti che hanno poco o pochissimo e debba interessare meglio i pochi che hanno molto (banche, politici, caste privilegiate). In Danimarca i parlamentari vanno al palazzo a piedi o in bicicletta e senza scorta. In Islanda la crisi è stata fatta pagare alle banche che l'hanno generata. Da noi, si crede che il rimbocco delle maniche e lo stringimento di cinghia sia un rimedio necessario e inevitabile, ma solo in un senso che non ha nulla di equo, moderno e naturale.<br />Spero che ci colga il vento della non sopportazione.<br />Un caro saluto.<br />Vincenzo ErricoAnonymousnoreply@blogger.com