tag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post8366699822009893799..comments2024-03-24T13:33:11.040+01:00Comments on Cose che dimentico: La negazione della madreAntoniohttp://www.blogger.com/profile/17716336436436778993noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-50382573972449183002014-06-05T13:07:59.420+02:002014-06-05T13:07:59.420+02:00Xavier strettamente parlando la cultura, così come...Xavier strettamente parlando la cultura, così come i costumi, le tradizioni, i ricordi sono immateriali, nel senso che non sono costituiti da atomi e molecole ma si sostanziano, appunto, nella corporeità di chi quella cultura ha prodotto e produce. Guarda cosa accade a <a href="http://cosechedimentico.blogspot.it/2009/05/sacro-e-profano.html" rel="nofollow">Spello</a> a giugno e dimmi se questo non nasce dall’esigenza tutta materiale di esserci, ma potrei citare tanti altri episodi come i ceri di Gubbio, la macchina di Santa Rosa di Viterbo o una pizzica salentina nella notte di San Rocco a Torre Paduli. Il problema è quello che solleva HIV citando Platone e i nemici del materialismo e dell’immanentismo, è quella perenne oscillazione tra idealismo e materialismo che come dice Garbo ha scisso gli opposti che sono la medesima cosa, spaccando la contemporanea presenza di materia e spirito e in definitiva distruggendo entrambe. Garbo con un po’ di amore per il paradosso correggerei la tua affermazione in la verità è, e non può essere diversamente, unica e entrambe. HIV, per spezzare una lancia a favore di Platone bisogna dire che il suo metro epistemologico è stato successivamente letto e rovesciato in chiave soteriologica che nulla aveva a che fare con il pensiero originario, rimando <a href="http://cosechedimentico.blogspot.it/2009/02/de-monticelli-vito-mancuso-betori.html" rel="nofollow">qui</a> per non dilungarmi. <br />Garbo non mi devi ringraziare e meno che mai scusarti, quel tuo post mostra l’abisso che non si finirà mai di esplorare e io non posso fare a meno di invitare a guardarci dentro.<br />Un saluto a tutti.Antoniohttps://www.blogger.com/profile/17716336436436778993noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-55364018412693208112014-06-04T00:20:05.974+02:002014-06-04T00:20:05.974+02:00E’ molto difficile per noi che proveniamo da una c...E’ molto difficile per noi che proveniamo da una cultura fondamentalmente dualista superare i confini fra spirito e materia, essere e divenire,…, i primi pensatori dell’occidente cercavano il principio primo, l’arché, ma nonostante lo volessero universale, non riuscivano ad uscire dall’ambito materiale (acqua, fuoco, apeiron …). Chi ha saldato l’oriente all’occidente è stato Eraclito, non a caso il meno compreso di tutti i presocratici e il più citto (forse perché è poco compreso, così fai la figura del pensatore profondo … come profondo era definito il pensiero di Eraclito, tanto che pensavano che ci volesse un palombaro di Delo per venirne a capo).<br />Eraclito dice sostanzialmente che gli opposti sono la medesima cosa, l’uno il contrario dell’altro, ma insieme formano l’armonia (armonia basata sul conflitto perenne), perché la verità è, e non può essere diversamente, unica.<br />Noi occidentali in 3000 anni circa di cultura abbiamo oscillato talora verso l’idealismo, poi stanchi di nuvole ci siamo calati nella materia e qui, stanchi di “viver come bruti” ci siamo lanciati di nuovo verso un altro idealismo. <br />In realtà, è vero che i ceri della “faradda” li portano muscolosi giovani, ma è anche vero che dietro tutto questo tramestio, che ad un alieno potrebbe sembrare assurdo e incomprensibile, c’è un’idea incrollabile che già si fa fatica ad esprimere a parole, figuriamoci se possiamo mai materializzarla … o meglio possiamo farlo a condizione di dire che la materialità, la plasticità dello spettacolo che osserviamo è contemporaneamente materia e spirito o, se preferisci, madre e padre, nello stesso tempo. <br />Non capiremmo niente se guardassimo solo alla fede che sorregge i ceri di Sassari, ma sarebbe parziale anche darne una lettura semplicemente materiale dell’evento, perché vedremmo soltanto persone vestite in maniera ridicola che si affannano a portare dei ceri enormi in giro nel mese più infame dell’anno, a causa del caldo.<br /><br />Ciao<br /><br />P.S. Non ti ho mai ringraziato prima per la citazione del mio post Sogno di un’ombra l’uomo, lo faccio adesso con tante scuse, il motivo è perché quel post per me è stato uno sfogo doloroso che avrei voluto dimenticare. Iniziato a luglio, ho finito di scriverlo a fine novembre ed è sostanzialmente un doppio grido di dolore, uno per qualcosa di già accaduto, l’altro per qualcosa che era li per accadere. <br />Garbohttps://www.blogger.com/profile/01837468363807790150noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-9320893489470607532014-05-31T18:41:41.813+02:002014-05-31T18:41:41.813+02:00Da Platone in poi, quanti nemici si sono fatti mat...Da Platone in poi, quanti nemici si sono fatti materialismo e immanentismo?Humani Instrumenta Victushttps://www.blogger.com/profile/11240822427503551826noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-62689048789086630372014-05-30T21:52:29.309+02:002014-05-30T21:52:29.309+02:00L'Unesco non sta bene, come può la cultura ess...L'Unesco non sta bene, come può la cultura essere immateriale? Cosa fa di un paese quel paese? Cultura, costumi, tradizioni, ricordi... mi sembra che la celebrazione di cui parla l'articolo sia bellissima e deve rimanere materiale, deve vivere, deve essere tramandata alle nuove generazioni perchè solo così si tiene vivo il suo senso.<br />Non riesco a concepire una cultura immateriale, è come se Parigi smettesse di ricordare il 14 luglio, assurdo!<br />Un abbraccioAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/05715610574291474993noreply@blogger.com