tag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post2932555377152943399..comments2024-03-24T13:33:11.040+01:00Comments on Cose che dimentico: Del senso ultimoAntoniohttp://www.blogger.com/profile/17716336436436778993noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-38154747268971249972010-12-11T13:16:40.941+01:002010-12-11T13:16:40.941+01:00@NoirPink. Con un sorriso mi verrebbe da risponder...@NoirPink. Con un sorriso mi verrebbe da rispondere alle tue domande con "e io che ne so! mica posso dire tutto io", ma questa è roba seria, direbbe qualcuno, allora mi tocca tentare di dare una risposta seria, ma, mi raccomando, non prendermi sul serio! <br />La domanda di senso, ultimo o primo - dipende da dove ti posizioni per ascoltare la risposta desiderata! - è una domanda singolare. La domanda di senso, o più in generale i 'perché', implicano almeno due facce, una chiede il meccanismo e il motivo dei fenomeni e delle cose e l'altra cela il desiderio, tutto psicologico, di un sigillo alla propria vita, una sorta di richiesta di risarcimento per il danno dell'esistenza, responsabilità che solo un Dio può assumersi. Come vedi questa seconda faccia della domanda di senso ha qualcosa di retorico, perché in qualche modo implica già la risposta ed è terreno di riflessione teologica, io mi muovo più agevolmente con i più modesti perché cui rimanda la prima faccia della domanda di senso, che è terreno della riflessione scientifica. Siccome non voglio affidare ad un commento le mie considerazioni sul nesso tra i due ambiti di pensiero mi concedo, ancora una volta indegnamente, qualche invasione nel terreno della riflessione filosofica citando un filosofo che adoro: "No, <em>il sentimento della «insensatezza della vita»</em> non è un sintomo patologico, che ha bisogno di essere curato, bensì un sentimento pienamente giustificato nei confronti del fatto della insensatezza, un segno di disposizione ancora integra alla verità, per non dire addirittura <em>un sintomo di salute</em>." Günther Anders, <em>L'uomo è antiquato</em>, Vol. II, Bollati Boringhieri, 2007, p. 343).<br />Comunque, chiudendo ancora più seriamente, a proposito delle grandi domande della vita, "La risposta è dentro di te, ed è quella sblagliata!", come diceva Quelo di Guzzanti.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03437009862190547502noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7562717026686702551.post-10803546337774258392010-12-10T15:43:32.382+01:002010-12-10T15:43:32.382+01:00Breve ed intenso, questo piccolo post apre tante r...Breve ed intenso, questo piccolo post apre tante riflessioni sul "senso ultimo", se c'è. E poi qual è il senso di questa ricerca di senso? Forse solo il solito, fottutissimo "horror vacui"? Ma fa parte di noi: o lo accettiamo insieme a tutto il resto o lo rigettiamo insieme a tutto il resto...NoirPink - modello Pandemoniumhttp://noirpink.blogspot.comnoreply@blogger.com